Università: su diritto studio Governatori chiedono tempo

(ANSA) – ROMA, 7 FEB – Si allunga la gestazione del decretoper il diritto allo studio. Oggi il provvedimento e' arrivatosul tavolo della Conferenza Stato-Regioni, ma non ha convinto igovernatori che hanno deciso di rinviarne l'esame. Il nuovoappuntamento e' per il 21 febbraio e i giorni che mancano aquella data potrebbero servire per aggiustare i passaggi chedestano perplessita'. ''Il decreto non ci convince e per questo – ha spiegato ilpresidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, altermine delle conferenze Stato-Regioni e Unificata – e' statodeciso il rinvio. Vanno bene le risorse se vengono confermati icriteri di accesso del 2012 e si fa un lavoro sui nuovi critericoinvolgendo Regioni e studenti''. Uno slittamento dei tempi salutato come ''una primavittoria'' dagli studenti che, sfruttando la coincidenza dellaprotesta con il Carnevale, hanno presidiato la ''Stato-Regioni''muniti di maschere e con lo slogan ''Smaschera Profumo, stoppail decreto''. Profumo, pero', non ha letto la 'pausa di riflessione' comeuna sconfitta. ''Il decreto sulle borse di studio si farà'' haassicurato uscendo dall'incontro. Il ministro martedì prossimoincontrera' le Regioni e gli studenti, ha poi in agenda unariunione con il Consiglio nazionale degli studenti universitari(Cnsu) ed e' fiducioso che nella Conferenza del 21 febbraioarrivera' il via libera al testo che modifica i criteri perl'accesso alle borse di studio all'università. ''Stiamoragionando – ha spiegato – su alcuni punti, in particolarel'Isee e i criteri di merito. L'accordo con il presidente dellaConferenza delle Regioni, Vasco Errani, è di aver rinviato ildecreto, oggi, per trovare una soluzione e incrementare lerisorse e le borse di studio. Il bene comune credo debbaprevalere sulle differenze, troveremo una soluzione''. Oggi leborse di studio sono 117 mila e l'obiettivo del ministero èportarle tra le 135 mila e le 140 mila, con un aumento del 20%.''Guarderemo con particolare attenzione – ha aggiunto ilministro – ai fuorisede e agli studenti che hanno fatto unpercorso all'estero''. Gli studenti, tuttavia, non intendono mollare e andrannoavanti con le mobilitazioni. ''Il Ministro dimissionario non èriuscito a stravolgere tutto il sistema di diritto allo studionell'arco di una settimana. Questa volta l'abbiamo fermato'' hacommentato Michele Orezzi, Coordinatore dell'Unione degliUniversitari, secondo il quale Profumo ''può usare tutte leparole che vuole, 'rimodulazione' 'valorizzare' o può anchedimostrare tutta la sua ignoranza parlando di borsisti fuoricorso. La realtà è che i borsisti fuori corso non esistonoperché non possono esistere per legge e che quel decreto è solouna nuova ondata di tagli''. "Ci auguriamo che il ministro nontenti inutili colpi di coda a tre giorni dalle elezioni con ilchiaro obiettivo di strumentalizzare per meri fini elettoralitemi così importante come il diritto allo studio e il futurodegli studenti'' ha aggiunto Link-coordinamento universitariochiedendo la definitiva cancellazione del contestato decreto.(ANSA).

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