Per il consigliere dell’Idv “la strada da percorrere è quella degli investimenti produttivi per favorire la ripresa dell’economia e dell’occupazione”
“La fase critica che vive la comunità lucana non si avvia a soluzione solo attraverso la riduzione dei costi della politica e di spese di bilancio, che sono senza dubbio importanti e ci hanno consentito un risparmio di oltre un milione e mezzo di euro. La strada da percorrere è quella degli investimenti produttivi per favorire la ripresa dell’economia e dell’occupazione”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Idv Antonio Autilio precisando che “il sistema produttivo va inteso non come manifatturiero tout court ma esteso ad agricoltura, turismo, ambiente, servizi collegati alla sanità, infrastrutture civili. Per questo ritengo che se non si interviene drasticamente e, con una programmazione oculata, rischiamo di non fare nulla di buono e, di fatto, di proseguire ancora per qualche anno l’agonia dell’economia locale. Di qui la necessità di dare seguito alle scelte, in gran parte dettate da quelle del Governo nazionale, contenute nella Finanziaria per non limitarci a mettere in campo solamente i numeri che servono per garantire il pareggio di bilancio, ma qualcosa di più per poter procedere verso gli investimenti”.
Secondo Autilio “si protrae da tempo una questione irrisolta: in Val d'Agri, l’area di estrazione petrolifera che vede un ritorno alla nostra regione delle preziosissime royalties che per un verso sono state utilizzate per la gestione del Pov (Programma Operativo Val D'Agri), ormai nella fase finale, allo stato attuale, non c'è ancora una programmazione definitiva. Lo avevo sollecitato l'anno scorso, e rinnovo la richiesta: ritengo che vada fatta concretamente una riflessione per definire un nuovo Programma Operativo Val D'Agri, e quindi cosa immaginare in quell'area che diventa sempre più ampia, perché a breve ci sarà anche Tempa Rossa che va in produzione e quello che ci può essere anche come effetto collegato e consequenziale all'intera regione”.
A parere del capogruppo IdV “c'è un corto circuito al quale dobbiamo porre un certo rimedio: mi riferisco all'articolo 1 della legge 40 che destina le royalties solamente all'area di produzione petrolifera. L'anno scorso ho insistito, registrando il consenso della Giunta, che nell'ambito della manovra finanziaria venisse creato un ‘tesoretto’ per la Val d'Agri, circa 30 milioni di euro, di cui però ancora oggi non abbiamo una traccia tangibile pur avendo gli uffici del Programma operativo Val d'Agri lavorato su alcuni interventi infrastrutturali importanti e soprattutto su alcuni progetti imprenditoriali rilevanti, che dovrebbero garantire a quell'area e anche a coloro che lì vogliono insediarsi per creare un sistema produttivo più efficiente, o una delocalizzazione delle loro attività. Questo significa che urge immediatamente dare copertura e garanzia a quelle iniziative che devono portare poi conseguentemente ad avviare al più presto possibile l'esecuzione di investimenti produttivi e fare in modo che nel prossimo triennio si realizzino le condizioni e le opportunità di sviluppo e lavoro”.
“Sono queste – conclude Autilio – le motivazioni alla base della mia risollecitazione perché una parte di queste risorse, che pur spetterebbero tutte alla Val d'Agri, ma per solidarietà che ci deve caratterizzare nei momenti di emergenza vanno utilizzate anche per altre finalità, devono essere garantite, facendo parte di nuovo di quel ‘tesoretto’ su cui quell'area e le aree contigue possano in qualche modo basare progetti ed idee di uno sviluppo sia sotto il profilo della infrastrutture che delle attività produttive”.