“Il documento riporta alla nostra memoria un’intuizione di quell’imprenditore, intellettuale e socialista anomalo che è stato Adriano Olivetti, il primo a parlare di Progetto di Comunità, sino a teorizzare un socialismo-comunitarismo
“Il Progetto di Comunità promosso da Cisl, Uil, Confindustria e dal cartello di associazioni “Pensiamo Basilicata” rappresenta un approccio decisamente più riformista alle questioni nodali oggi al centro di scelte delicatissime, che non consentono ‘passi falsi’, che riguardano il futuro della Basilicata per dare una risposta all’interrogativo che da socialisti abbiamo sollevato da tempo: quale idea di sviluppo per la Basilicata?”.
E’ il commento del capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita, sul progetto, sottolineando che “il documento riporta alla nostra memoria un’intuizione di quell’imprenditore, intellettuale e socialista anomalo che è stato Adriano Olivetti, il primo a parlare di Progetto di Comunità, sino a teorizzare un socialismo-comunitarismo. Non è casuale, del resto, l’iniziativa promossa nel mese di maggio scorso dal Comune di Matera e da intellettuali socialisti storici come Leonardo Sacco sul legame tra Matera e Olivetti che ha segnato un ‘capitolo importante’ della vita dell’ingegnere piemontese. Oggi, nel contesto della gravissima crisi internazionale che stiamo attraversando, si presenta un'occasione storica per mettere al centro del nuovo sistema economico le persone e le loro capacità, lo sviluppo effettivamente sostenibile, il radicamento nel territorio, anche come contrappeso a quel "villaggio globale", veicolo di importanti occasioni e nel contempo di seri rischi identitari”.
“Un nuovo equilibrio – afferma Vita – dovrebbe preoccuparsi di assicurare a tutte le latitudini, con un'azione progressiva, la soddisfazione e il rispetto delle istanze sociali, a garanzia di giustizia e, nello stesso tempo, di corretta competitività. Condivido in proposito la tesi della Fondazione Olivetti: se negli ultimi trent’anni vi è stato un dominio della finanza, nei prossimi anni dovrà tornare a essere centrale il lavoro”.
“Un pensiero – continua Vita – talmente moderno da diventare oggetto di studio per la Biennale di Architettura a Venezia, in collaborazione con la Fondazione Olivetti, dal 29 agosto prossimo nel città veneta”.
“Nel merito – aggiunge il capogruppo Psi – condivido la collocazione della ‘condizione di specialità’ della nostra regione all’interno dell’impegno per affrontare, in termini modernamente riformisti, la vecchia questione meridionale e per esigere dal Governo Monti e dal Parlamento che lo sostiene concreti segnali di attenzione, per determinare passi in avanti definitivi e concreti del Memorandum d’Intesa sul petrolio. Spetta adesso alla politica, alle istituzioni, attraverso uno sforzo di coesione, con l’auspicio che tutti possano condividere la strategia, raccogliere la nuova progettualità che, in sintonia e in continuità con Obiettivo Basilicata 2012, viene dalle forze sociali ed imprenditoriali per definire un modello di sviluppo in cui politica industriale, politiche sociali e promozione culturale si integrino nella proposta di una strada innovativa nella progettazione delle trasformazioni del territorio”.
“Un compito particolarmente impegnativo per la politica – conclude – per passare, anche attraverso iniziative di mobilitazione popolare, dalla concertazione a scelte condivise con le comunità locali e il territorio”.