Il consigliere del Pdl ricorda che “la Corte dei Conti, su questo fronte, ha chiesto di vederci chiaro, in quanto la documentazione trasmessa dalla Regione ai giudici contabili, non è stata giudicata sufficiente”
“Nel capitolo delle spese delle Regioni, oggi sotto la lente di ingrandimento dei mass media e soprattutto dell’ opinione pubblica, avrà pure un significato il dato dell’Istat sulla spesa delle Regioni dal 2007 al 2010 per collaborazioni, studi e consulenze che in Basilicata è passata, in quattro anni, da 20 a 40 milioni di euro”. E' quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl Franco Mattia, aggiungendo che “secondo l'Istat, durante la crisi i pagamenti effettuati per collaborazioni, studi, consulenze da parte delle Regioni sono aumentati in media del 28,9%, ma da noi l’incremento è del 100%. Si tratta di una tendenza di spesa non certamente nuova alla contestata gestione finanziaria della Regione come avviene ormai ogni anno in apertura dell’anno giudiziario da parte della Corte dei Conti”.
“E’ sufficiente il riferimento alla relazione 2011 della Corte dei Conti che – evidenzia Mattia – ha sollecitato la riduzione, quanto più possibile, delle spese correnti relativi al funzionamento della struttura amministrativa per aumentare, in contropartita, la percentuale di spesa relativa alla programmazione. Nel documento redatto dai giudici contabili, con il monitoraggio della gestione finanziaria relativa al 2010, è stato rivolto un monito preciso nella direzione del principio di austerità e contenimento dei costi, fondamentale per il futuro degli enti locali, già alle prese con diversi tagli. La Corte dei Conti ha chiesto di vederci chiaro sul fronte delle consulenze esterne dei contratti di collaborazione, in quanto, come si legge nel Rapporto, “la documentazione trasmessa dalla Regione ai giudici contabili, non è stata giudicata sufficiente”.
“E’ questa un’ulteriore conferma – afferma il consigliere del Pdl – che ci sono margini di recupero di spesa improduttiva come puntualmente sostengo in occasione del dibattito sulla manovra finanziaria di fine anno e dell’assestamento di bilancio di luglio-agosto”.
Mattia evidenzia che “secondo l’Ufficio Studi della Confederazione degli Artigiani di Mestre, che è considerato un osservatorio neutrale ed attendibile, la Regione Basilicata per spese di funzionamento pro-capite è seconda solo alla Sicilia dell’ex Presidente Lombardo che rasenta il default. Il totale delle spese di funzionamento da noi è pari a 320 euro pro-capite, di cui 197 euro per spese relative ad acquisto di beni e servizi, 104 euro per il personale e 19 euro per gli organi istituzionali. Ricordo solo che la media delle Regioni ordinarie è pari a 134 euro procapite, quasi tre volte meno di quella lucana. Una riflessione è d’obbligo: sul bilancio regionale pesa come un macigno la situazione dissestata e in troppi casi ‘allegra’ delle finanze di enti sub regionali e società partecipate che continuano a fare debiti da ripianare”.