Si insedierà oggi pomeriggio a Roma, su convocazione del ministro per gli Affari regionali Piero Gnudi, la Commissione speciale paritetica mista Governo-Regioni-Enti locali per il rinnovamento delle istituzioni della Repubblica e per il sostegno allo sviluppo ed alla crescita economica.
Dell’organismo, come è noto, è stato chiamato a far parte anche il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il quale siederà al tavolo della riunione insieme con i ministri Annamaria Cancellieri (Interno) e Filippo Patroni Griffi (Pubblica Amministrazione e semplificazione), oltre che con i presidenti della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, dell’Anci, Graziano Delrio, e dell’Upi, Giuseppe Castiglione.
Gli altri componenti della Commissione sono: Stefano Cetica (assessore della Regione Lazio); Romano Colozzi (assessore Regione Lombardia), Ida Maria Dentamaro (assessore Regione Puglia); Andrea Garlatti (assessore Regione Friuli Venezia Giulia), Fabio Melilli (Presidente della Provincia di Rieti); Gianni Alemanno (sindaco di Roma); Michele Emiliano (sindaco di Bari); Attilio Fontana (sindaco di Varese).
A partire da oggi, la Commissione per le riforme avrà 90 giorni di tempo per elaborare una proposta di riordino istituzionale che prenda in considerazione la legislazione vigente e i provvedimenti in itinere di rango costituzionale ed ordinario che impattano sull’assetto ordinamentale di Regioni, Province e Comuni, al fine di pervenire ad una riforma condivisa e complessiva in senso federale, secondo i principi di riduzione degli organi e dei costi, di soppressione delle duplicazioni e di semplificazione dei processi decisionali, valorizzando comunque l’autonomia dei territori.
Nei prossimi tre mesi, la Commissione dovrà anche mettere a punto un’analisi dei costi di tutte le Istituzioni, organi e apparati della Repubblica, ivi compresi gli enti finanziati con risorse statali, per perseguire l’obiettivo di riduzione della spesa pubblica. Nel contempo si lavorerà ad una proposta di revisione delle regole del Patto di stabilità interno.
Va ricordato che la Commissione è stata fortemente voluta dalle Regioni e dopo continui solleciti si è pervenuti alla sua istituzione il 22 settembre del 2011 in sede di Conferenza Unificata. La ratio della richiesta, più volte ribadita dalla stessa Conferenza delle Regioni, va ricercata nella necessità di superare ciò che si può definire il “disallineamento informativo” nei rapporti centro-periferia