Rosa (Pdl) su campagna contro assunzioni dirette negli enti

Il Vice coordinatore regionale del Pdl di Basilicata: “è solo l’inizio di una azione politica per quella giustizia sociale che i falsi protettori delle classi deboli fanno a parole ma smentiscono nei fatti”

“Contro il ‘Sistema Basilicata’ ma per il miglioramento della vita dei cittadini lucani e per una migliore Basilicata”. Questo – sottolinea Rosa – è l’obiettivo primario del Pdl lucano, e questo è il messaggio lanciato con le ultime affissioni di manifesti sei per tre ‘Campagna contro le chiamate dirette negli enti pubblici regionali” che sono apparsi nei capoluoghi di provincia ed a breve in tutti i paesi della Basilicata”.

“Un uso spregiudicato – afferma Rosa – iniquo e clientelare delle risorse pubbliche che permette alle filiere elettorali, ai clientes, ai figli della casta privilegiata di poter ottenere un posto di lavoro, semmai a termine ma pur privilegiato che si protrarrà per anni, semmai fino alla stabilizzazione. Mentre gli altri, gli esclusi, i bravi e capaci, i laureati devono emigrare o rimanere disoccupati. Una piaga che il Popolo della Libertà di Basilicata combatte e combatterà sempre, un cancro sociale da eliminare. E’’ solo l’inizio di una azione politica per quella giustizia sociale che i falsi protettori delle classi deboli fanno a parole, ma smentiscono nei fatti. Una battaglia per l’equità nella quale coinvolgeremo tutti i cittadini lucani, di qualunque ceto, di qualunque ideale politico, poiché questo sistema colpisce e penalizza tutti, a prescindere dai collocamenti partitici. Chiederemo ai lucani cosa pensano di questo ‘sistema scientifico di clientelismo’, di De Filippo e compagni. Per noi è un abominio da estirpare, poiché mentre da un lato nel segreto si preparano carriere e impieghi ai pochi, dall’altro si continua con il ricatto verso i deboli e gli esclusi, utilizzando sempre i danari delle tasse per creare assistenzialismo da soglia della povertà".

"Porteremo la discussione – conclude il consigliere regionale – anche nelle piazze con confronti e dibattiti, coinvolgendo esponenti giovanili di tutti gli schieramenti”.

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