Sulla vicenda Fenice il Comitato “Diritto alla Salute”, l’Ehpa (Environment health protection association), i Radicali Lucani, Comunità Lucana No Oil e Matera Città plurale informano di aver inoltrato un “esposto-denuncia” alla Corte di Giustizia Europea e alle Procure di Melfi e di Potenza.
“La recente pubblicazione da parte dell’Arpab dei dati sull’inquinamento delle falde acquifere nell’area dell’inceneritore Fenice-Eds, ha dimostrato – affermano le associazioni – quanto le nostre Comunità siano vittime ignare di un sistema che privilegia il “business” a discapito della salute pubblica. Emergono, in queste ore, responsabilità gravissime da parte di soggetti che sono “consapevolmente” venuti meno al loro compito istituzionale di proteggere la salute dei cittadini lucani.
Il prezzo che questa regione sta pagando e pagherà per i prossimi decenni in termini di deturpamento dell’ambiente, in nome dell’industrializzazione e delle opportunità lavorative, è troppo alto. La reputazione di Enti ed Istituzioni Regionali – continuano – è stata “macchiata” da persone irresponsabili, senza scrupoli ed in molti casi colluse.
Per questo riteniamo essere necessario fare piena luce sulle responsabilità, le omissioni e le colpe di coloro che per anni hanno pensato (e pensano ancora oggi) che questa sia una regione di poveri mentecatti”.
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