“Ormai l’era politica di Silvio Berlusconi è finita e si pone l’esigenza di capire che fine farà il sistema politico italiano con l’uscita di scena del suo massimo rappresentante della Seconda Repubblica”. A dichiararlo è il consigliere comunale di Policoro della Dc, Cosimo Simone, componente della segreteria regionale. “Credo –aggiunge- che non bisogna buttare a mare il bambino con tutta l’acqua sporca e salvare ciò che di buono è stato fatto in questi anni. Primo fra tutti il sistema politico bipolare perché dal dopo Tangentopoli l’Italia ha avuto quell’alternanza che è mancata per quasi 50 anni. Ogni tentativo di ritorno al passato è sbagliato su quelle basi. Viceversa credo che l’idea di Berlusconi quando scese in campo nel 1994 per aggregare tutti i moderati sia la migliore idea-eredità che ci lascia e noi cattolici dobbiamo lavorare per questa unità. Appena abbandonerà definitivamente il campo, a mio avviso tutte le forze moderate e cattoliche dell’Italia debbano costruire un soggetto politico che si rifaccia al Ppe, nostro punto di riferimento, e costituisca l’alternativa al Pse e alle forze di Sinistra più in generale. Questo schema deve vedere da un lato noi della Dc, il Terzo Polo e parte del centro-destra senza la Lega, dall’altro la sinistra-centro del Pd, Idv, Sel con una distinzione ben marcata di programmi e di storia tra le due componenti legittimate a vicenda a governare, come accade in tutte le democrazie moderne e mature. Questa differenza però non può prescindere anche a livello locale da una netta separazione, che oggi non c’è o c’è solo in parte, tra la componente moderata e quella socialista. Ora con la fine di un’epoca ne inizia un’altra, la Terza Repubblica, nella quale far tesoro degli errori e zavorre del passato e ripartire da una sana, logica, giusta e naturale divisione tra social-democrazia e liberl-democrazia. Berlusconi è passato ma i problemi sono rimasti e si affrontano all’interno di coalizioni omogenee e non spurie con veti incrociati e il “tiriamo a campare”.
BAS 05