“Le idee prodotte dal ‘Laboratorio per il cambiamento’ non saranno certo delle sterili dissertazioni estive, ma verranno difese nelle sedi deputate e diventeranno proposte e progetti per produrre occasioni di rilancio e nuove scelte legislative e amministrative, riducendo quel deficit di democrazia che in Basilicata si avverte e che limita pericolosamente il dibattito e il confronto”. E’ questo il messaggio politico lanciato da Antonio Potenza, Roberto Falotico e Angelo Tosto, ideatori e animatori dell’Associazione “Popolari e Riformisti”, pronta a prendere forma e a “scendere nell’arena politica fin dai prossimi appuntamenti elettorali, in cui ci saremo e ci rappresenteremo adeguatamente”.
Parte dunque con il classico “botto” – spiegano i promotori dell’iniziativa in un comunicato – l’esperienza del Laboratorio, che a Maratea ha inaugurato il ciclo degli incontri estivi esplorando il tema delle “nuove povertà”. Un fenomeno – è stato più volte detto – che comporta il rischio di esclusione sociale, depressione, deriva, rischio usura. Nell’incontro “Le nuove povertà – Fasce deboli e crisi del welfare”, aperto da un ricordo del compianto Francesco Cossiga, si è partiti dalle analisi economiche e sociali (che disegnano una Basilicata sempre più povera e in difficoltà) e dalla disamina dei provvedimenti adottati dal Governo Regionale in tema di welfare – forti perplessità, in merito, sono state sollevate sui risultati del progetto della Cittadinanza Solidale -. Il fallimento dell’ex calzaturificio di Maratea – che ha causato illusioni e la perdita di lavoro e di prospettive per centinaia di famiglie – è stato il caso emblematico su cui discutere, evidenziando come le Istituzioni locali possano giocare un ruolo determinante nel valutare gli investimenti e cercare di assecondare le vocazioni delle singole aree, evitando altri disastri analoghi.
“Non può più essere sufficiente il voler tamponare le emergenze” – è stato sottolineato . “Occorre agire preventivamente per evitare che dallo stato di povertà si passi a quello dell’esclusione sociale, con le conseguenze di natura sociale ed economica che ne deriverebbero”. Da qui alcune proposte, da mettere sul tavolo dei decisori politici alla ripresa autunnale: un sostegno ai costi per le abitazioni (rate del mutuo, spese di affitto) e alle rette per gli asili nido, per chi si trovasse in situazione di indigenza; servizi di sostegno per i lavoratori che vengono espulsi dai cicli produttivi e che sono costretti ad utilizzare per vivere gli ammortizzatori sociali”.
“Le nuove povertà – è stato ribadito – rappresentano un problema innanzitutto culturale che le Istituzioni pubbliche (insieme a scuola e famiglie) devono porre in agenda come priorità, così come quelle relative ai servizi in favore degli anziani e dei non autosufficienti, magari con un binario preferenziale sulla fiscalità locale (estensibile alle giovani coppie) da utilizzare per chi resta solo e non è in grado neanche di pagare il fitto o le utenze domestiche”.
All’incontro di Maratea hanno partecipato Mimmo Carlomagno, Nino Ferrara, Vincenzo Libonati, Vitantonio Rossi, Vincenzo Giuliani, Roberto Galante, Roberto Giordano. Il prossimo appuntamento del Laboratorio è per domani, venerdì 20 agosto, a Metaponto (ore 18.30, al Camping Magna Grecia ) quando si affronterà il tema dell’economia con l’incontro dal titolo “Dalle crisi alle opportunità: oltre le speranze quali certezze?”
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