Singetta su abolizione terza edizione Tg regionale

Per il consigliere regionale Api è “inaccettabile una simile decisione, che va ad impoverire il già povero panorama informativo lucano”

“La decisione della Rai di abolire la terza edizione dei telegiornali regionali, a partire dal 13 settembre, oppure un possibile trasferimento degli stessi sul canale digitale di Rainews, va contro la libertà di informazione, sancita a livello costituzionale dall’articolo 21. Questo fondamentale diritto di ogni cittadino sembra essere, ancor più leso da una simile decisione, in quanto il contesto lucano, già povero in termini informativi (presenza di poche – e poco competitive – emittenti locali), rischia di subire un grave danno dalla soppressione di una delle edizioni della testata giornalistica regionale”. Ad affermarlo è Alessandro Singetta, consigliere regionale di Alleanza per l’Italia, il quale si dice “preoccupato da una simile decisione della RAI, ritenendola poco attenta alle reali esigenze dei cittadini lucani, per i quali il Tg regionale rappresenta, a partire dalla nascita della terza rete nazionale e dalla messa in onda delle testate giornalistiche regionali, nel 1979, uno dei pochi strumenti a disposizione per conoscere ciò che accade a livello locale”.

“Invece di pensare ad ampliare l’offerta informativa – continua Singetta – si decidono soppressioni o trasferimenti su canali digitali, non accessibili ancora a tutti gli utenti, rischiando davvero di impoverire ulteriormente il panorama dell’informazione in Basilicata. Una siffatta decisione, inoltre, stupisce ancor di più, quando ad operarla è l’azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo che, per sua stessa vocazione, dovrebbe garantire la più ampia e qualificata offerta ai propri abbonati”.

“Spero che la RAI riveda la sua decisione – conclude Singetta – e decida di intrattenere un dialogo costruttivo con le Regioni, cercando di attuare politiche che puntino ad aprire nuove finestre d’informazione e a potenziare quelle già esistenti soprattutto a livello di informazione locale, perché tale contesto merita un’adeguata copertura (telegiornale regionale, rubriche, approfondimenti) che solo un servizio pubblico efficiente e capillare può assicurare”.

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