Corsi per operai forestali,interrogazione sen. Digilio (Fli)

“La vicenda della graduatoria degli addetti alla forestazione che avrebbe dovuto garantire il turnover nel settore e che invece è bloccata da troppi mesi da pastoie burocratiche e dall’incapacità di risolverle, segna un punto di non ritorno per le inadeguate politiche di formazione professionale della Giunta Regionale e richiede interventi urgenti del Governo, a partire dal Ministro alla P.A., Brunetta perché è diventato un caso nazionale di malaburocrazia della Regione Basilicata che colpisce in maniera pesante i cittadini senza lavoro”. A sostenerlo è il sen. Egidio Digilio (Fli) che ha annunciato la presentazione domani, in occasione della riapertura dei lavori del Senato, un’interrogazione urgente ai Ministri del Lavoro Sacconi e alla P.A, Brunetta con la richiesta di intervento, ciascuno per le proprie competenze.
Nel sottolineare che “sono 320 i lavoratori che attendono da mesi di essere avviati al lavoro”, Digilio evidenzia che “in attuazione del bando per la formazione degli addetti al settore forestale e delle selezioni effettuate, invece di concretizzare i posti di lavoro, sia pure a tempo determinato, si è alle prese con l’interpretazione di norme e cavilli contenuti nello stesso bando, generando una convulsa situazione ingovernabile di ricorsi. Il Dipartimento Formazione Professionale deve risponderne e – afferma il senatore di Fli – l’Assessore responsabile non può pensare di scaricare la responsabilità su presidenti di commissioni insediate per ciascuna Comunità Montana competente o su funzionari dei suoi Uffici. Rispetto a 320 posti di lavori qualsiasi assessore non può fare la parte di Ponzio Pilato. L’operazione di formazione degli addetti alla forestazione, ecamotage scelto dalla Giunta per consentire il turnover, ha un costo altissimo a favore degli enti di formazione anch’essi sottoposti a selezione con fondi comunitari. Quanto al modello lucano di Pubblica Amministrazione presentato dal Pd nella recente festa nazionale di Bernalda la vicenda non ha bisogno di ulteriori valutazioni per sconfessare ogni manovra propagandistica”.
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