I consiglieri del Pdl lamentano in una interrogazione il fatto che “in Basilicata si ignora la normativa secondo cui la comunicazione istituzionale delle Amministrazioni pubbliche deve essere effettuata anche dalle radiotelevisioni locali”
Da alcuni mesi chi si sintonizza sulle frequenze di molte radio locali avrà ascoltato un messaggio di protesta da parte delle emittenti che lamentano la mancata applicazione da parte della Regione Basilicata dell’articolo 41 della legge 177 del 2005. Nella garbata, ma precisa denuncia, le emittenti private sostengono che sono 5 anni che non ricevono richieste di spazi di comunicazione da parte della Regione e degli Enti sub regionali e, infatti, per protesta non trasmettono più i comunicati delle Pubbliche amministrazioni e del mondo politico.
“L’articolo 41 – spiegano i consiglieri del Pdl – è un articolo chiaro e semplice, prevede che la pubblicità istituzionale delle Amministrazioni pubbliche sia effettuata anche dalle radiotelevisioni locali, cosa che in Basilicata, invece, è semplicemente ignorata. Abbiamo chiesto le ragioni di tale scelta alla Giunta regionale che pure sembra tanto sensibile a sollecitare ‘veline rosse’, ma forse non desidera avere in Lucania un sistema mass – mediologico libero e non condizionato. La libertà di stampa, di opinione, del libero pensiero si attua e non si professa a parole, dando spazio anche a quelle fucine di informazione che sono le ‘vecchie radio’. Reputiamo sbagliata questa scelta, oltre che in violazione della norma, anche per altre motivazioni di natura differenti. Innanzitutto per una ragione di copertura informativa, perché utilizzare solamente la carta stampata o internet per la comunicazione istituzionale significa veicolare la notizia solamente a chi utilizza questo tipo di media a discapito di chi per diverse cause, tra le più disparate, non possa usufruirne. Poi è risaputo che l’audience che tv e radio hanno è nettamente superiore a quello della carta stampata e, dunque, precludere questa diffusione via etere significa lasciare ampie fasce di popolazione all’oscuro dell’informativa della Pubblica amministrazione”.
“Inoltre – continuano Rosa e Pici – è opportuno ricordare che le emittenti locali sono aziende private con dipendenti che vivono di introiti pubblicitari, in una regione con una economia in crisi anche una piccola contribuzione da parte della Pubblica amministrazione può significare il mantenimento dei livelli occupazionali, un allarme, questo, che risulta chiaro e preciso nello spot di protesta. La possiamo definire – chiedono i consiglieri – democrazia questa? E’ libertà di informazione, è pari opportunità per tutti i cittadini all’accesso di notizie? Non lo crediamo. Per questo – comunicano Rosa e Pici – abbiamo chiesto con un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, una pronta verifica delle scelte fatte negli ultimi anni ed allo stesso tempo un’inversione di tendenza anche in rispetto della normativa. E’ chiaro che quando conosceremo in dettaglio cosa è successo in questi ultimi 5 anni, potremo farci un’idea più chiara della situazione dell’informazione in Basilicata”.