Per protestare contro l’ennesimo,irresponsabile taglio del Governo alla cultura e fornire uno sguardo sulle sue naturali conseguenze, Federculture ed Anci, con il sostegno del FAI, hanno promosso per oggi, 12 novembre, una giornata di mobilitazione nazionale “Porte chiuse, luci accese sulla cultura”. Musei, biblioteche, siti archeologici, luoghi di spettacolo in tutta Italia resteranno chiusi, per denunciare le conseguenze che la finanziaria avrà sul settore già a partire dal prossimo anno e per riaffermare il diritto alla cultura. "Consideriamo questa protesta – afferma il coordinatore regionale della Sel, Carlo Petrone – di alto valore politico e culturale perché la condizione degli enti culturali in Italia è tale che oltre c’è solo la chiusura; è materialmente impossibile andare avanti. L´irresponsabile taglio dei finanziamenti è dunque una causa primaria del crollo della casa del gladiatore di Pompei e di altri crolli, ma non è la sola. Invece di affrontare i problemi e trovare per essi nuove risorse, il Ministero si è rifugiato nelle miracolose mani della Protezione Civile e nel vagheggiamento di capitali e gestioni privati, senza ammettere il collegamento elementare fra il taglio delle risorse e il crescere dei problemi, senza rimediare alla drammatica carenza di personale ed avallando un sistema basato su incuria e conflitto di interessi. Dal collasso in cui ci troviamo si esce solo con una politica di investimenti nella cultura, nella formazione e nella ricerca, come quella che caratterizza gli altri paesi europei".
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