“I dati diffusi dall’Istat sulle compravendite immobiliari nel primo trimestre dell’anno in Basilicata saranno pure segnali di ripresa del mercato ma comunque siamo ancora molto lontani da ogni ipotesi di vero rilancio dell’edilizia abitativa”. E’ il commento del segretario generale regionale della Feneal-Uil di Basilicata, Domenico Palma, ricordando che gli atti di compravendita di alloggi nella nostra regione, nei primi tre mesi del 2010, sono stati 1.350 di cui 1.222 ad uso abitativo e 116 di edilizia economica. Per Palma “diventa dunque necessario superare la fase di stallo che si verifica nell’attuazione delle normative di carattere regionale approvate in attuazione del Piano Casa Nazionale in modo da combinare i due documenti programmatici, quello nazionale e quello regionale, per raggiungere i due obiettivi prioritari: più alloggi popolari e più lavoro in edilizia. I dati sulla prima attuazione del Piano Casa in Basilicata sono invece fortemente deludenti perché appena 35 progetti presentati, e per lo più per piccoli interventi su immobili esistenti, sono davvero un risultato irrisorio. Diventa necessario riflettere sulle motivazioni che riguardano nello specifico il disegno di legge “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” approvato dalla Giunta regionale allo scadere della passata legislatura che pure aveva innescato grandi aspettative specie per la ripresa dell’occupazione nel settore delle costruzioni. Il sindacato – aggiunge il segretario Feneal – non può rassegnarsi di fronte a quotazioni immobiliari a Potenza che sono tra le più alte in raffronto ai capoluoghi di provincia d’Italia e non hanno alcun riscontro reale nel raffronto con l’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale accertato dall’Istat. Questo significa che nessuno può disconoscere l’aumento dei costi di alcuni materiali come quelli metalliferi che hanno subito in un anno anche il 25% di aumento, o il salario di un operaio specializzato che “sulla carta” è aumentato del 6% (quando si applicano i contratti) ma comunque siamo ben lontani dal determinare i 2.800-3.200 euro al metro quadro richiesti per nuove costruzioni che di fatto, come conferma il rapporto Istat, hanno solo fatto aumentare il ricorso ai mutui ipotecari (911 in totale nel primo trimestre 2010 su 1.350 atti di compravendita). Per la Feneal-Uil è necessario rilanciare le politiche abitative e quindi programmi di edilizia residenziale e cooperativa nel capoluogo tanto più che l’Amministrazione Comunale “scommette” sul piano metropolitano e quindi di servizio per alcuni comuni dell’hinterland. Si pensi inoltre alle possibilità offerte dalle normative nazionali e regionali per il recupero delle soffitte o sottotetti che a Potenza, se attuate in maniera efficace, possono rappresentare una risposta alla domanda abitativa specie per giovani coppie e single per i quali le offerte del mercato immobiliare cittadino in relazione a mini alloggi sono pressoché inesistenti”.
bas 02