Durante l’incontro, al quale ha partecipato il vicepresidente del Consiglio regionale Autilio, si è discusso di promozione internazionale della regione
Le motivazioni della partnership tra la World Trade Center di Pescara (Network internazionale fondato nel 1970, che conta più di 350 sedi sparse in 100 Paesi, associa oltre 750.000 soggetti del commercio internazionale, genera cooperazione tra i Centers del network), la Regione Basilicata, 33 Comuni della provincia di Potenza e organismi tecnici privati a sostegno del programma di “valorizzazione delle risorse culturali per lo sviluppo e la promozione internazionale della regione Basilicata” sono state illustrate oggi a Potenza in un incontro.
Durante la riunione, alla quale hanno partecipato il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio, Rocco Messina dell’Ufficio della Giunta regionale per l’Internazionalizzazione e Promozione dell’Immagine, Antonio Di Sanza presidente del Comitato Lucani all’Estero, l’architetto Anna Antonella Cosentino, progettista della Dedalo srl – il presidente del WTC, l’ ingegnere Nicola Di Mascio e la dirigente Bruna Mocka hanno espresso la volontà di estendere a 360 gradi la collaborazione con partner pubblici e privati lucani.
“Gli obiettivi – è stato precisato – sono quelli di dare risposte concrete alla crescente domanda di turismo culturale; promuovere il territorio lucano attraverso azioni che riguardino gli aspetti storico, ambientale, produttivo, industriale; stimolare l’intervento di potenziali investitori, assistere questi nella ricerca e individuazione delle aree di insediamento; coinvolgere le comunità internazionali interessate ed accompagnarle nell’integrazione con le realtà locali; organizzare eventi internazionali allo scopo di promuovere e valorizzare tutta la comunità lucana all’estero”.
I dirigenti del WTC hanno ribadito “il crescente interesse che si riscontra tra gli investitori esteri per il patrimonio culturale, immobiliare e artistico della Basilicata. Dopo la campagna di stampa del Financial Times ed in generale all’interesse dagli investitori immobiliari inglesi, lo spazio dedicato dal prestigioso New York Times alle nostre risorse culturali e ai centri storici – ha detto l’arch. Cosentino – conferma la validità del nostro progetto per la promozione di una politica multi-disciplinare a favore della montagna basata su alleanze strategiche pubbliche e private finalizzate a valorizzare l’ambiente, a riqualificare i centri di maggiore pregio, a rivalutare le identità, la cultura e le tradizioni produttive dei luoghi.
L’ “albergo diffuso” è una delle espressioni migliori di questa politica poiché è un sistema di ospitalità turistica innovativo, basato sul coinvolgimento delle istituzioni e delle popolazioni locali, che offre al turista l’opportunità unica di diventare per alcuni giorni e a tutti gli effetti, un cittadino onorario di un borgo di montagna, piccolo gioiello scelto per la bellezza delle proprie architetture e dell’ambiente che lo circonda dove la vita scorre ancora secondo ritmi ed abitudini antiche”.
“Pertanto attrarre investimenti esteri del settore immobiliare-turistico (Real Estate) – ha sottolineato l’architetto Cosentino – diventa prioritario nel momento in cui i territori vogliano mettere in essere questo tipo di ospitalità, che può essere definito come un “albergo orizzontale” situato in un centro storico, con camere e servizi dislocati in edifici diversi, seppure vicini tra di loro.
L’iniziativa, partita già da diversi mesi, vede coinvolti 33 comuni: Abriola, Anzi, Atella, Baragiano, Brienza, Brindisi Montagna, Calvello, Carbone, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Chiaromonte, Corleto Perticara, Genzano di Lucania, Latronico, Laurenzana, Lauria, Lavello, Maratea, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Moliterno, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Rionero in Vulture, Rivello, San Costantino Albanese, San Severino Lucano, Sasso di Castalda, Teana, Trecchina, Viggiano. A questi si affianca inoltre l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Inoltre, è in fase di ultimazione un documentario per promuovere la Basilicata a sostegno del Progetto e “non a caso è stato definito uno slogan che caratterizzerà tutte le fasi di attuazione del Progetto: “Basilicata in Mov(i)e”. Il duplice significato deriva da “movie” che significa film e “move” che significa muoversi nel senso di una Basilicata raccontata attraverso un film-documentario e una Basilicata che vuole mettersi in gioco aprendosi ai mercati e alla cultura internazionali”.