ACLI POTENZA CONTRO PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

Prosegue la mobilitazione dell'Acli di Potenza contro la privatizzazione dell'acqua e a sostegno dei tre referendum lanciati dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Nei prossimi giorni, l'associazione guidata dal presidente Gennaro Napodano, che sta già lavorando al fianco del coordinamento regionale delle associazioni pro-acqua pubblica, allestirà propri banchetti nella città di Potenza e in una ventina di circoli comunali per contribuire al raggiungimento delle 700 mila firme necessarie alla presentazione dei quesiti referendari alla corte di cassazione. Le firme finora raccolte in tutta la Basilicata – sottoinea la nota dell'Acli – sono circa 8.500, secondo i dati forniti dalla responsabile del coordinamento regionale, Lidia Ronzano, un risultato lusinghiero se pensiamo che l'obiettivo iniziale era di raccogliere 7 mila firme in due mesi.

“Le Acli sono convintamente contro la mercificazione di un bene universale come l'acqua – spiega il presidente Gennaro Napodano – e per questo hanno sostenuto fin dalle prime battute la campagna per l'acqua pubblica e contribuito a promuovere il referendum contro leggi sbagliate, vecchie e nuove, che aprono il varco agli interessi privati e alle speculazioni. L'acqua pubblica non può e non deve diventare un affare privato – aggiunge Napodano – e se non dovessero bastare le nostre buone regioni, ci sono le parole del Papa che nella recente lettera enciclica Caritas in veritate – ricorda Napodano – richiama la necessità di una coscienza solidale che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni”.

BAS 05

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