Terremoto, trent’anni dopo: l’intervento di Emilio Colombo

Riprendere il percorso virtuoso della ricostruzione e dello sviluppo della Basilicata

Occorre che tutti, a cominciare da me (che pure nutro un nitido ricordo di quella drammatica vicenda) siano convinti che è necessario recuperare lo spirito giusto e riprendere il percorso virtuoso della ricostruzione e dello sviluppo della Basilicata.
Il mio ricordo di quell’evento è forse il più forte dell’intera mia lunga vita politica e umana. Memorabile il momento in cui mi giunse la notizia telefonicamente. Mi trovavo a Roma, come ministro degli Esteri, impegnato in una riunione importante della Comunità Economica Europea. Trattavamo con la signora Thatcher dei problemi europei e dell’Inghilterra. Alla prima telefonata non afferrai immediatamente le proporzioni della tragedia e continuai per un pezzo. Poi altre telefonate angosciate mi fecero percepire l’incredibile portata del disastro e nottetempo mi precipitai verso Balvano. Il dolore e l’impressione di quei luoghi anche a trent’anni di distanza sono indelebili.
Da quel momento ha avuto inizio una prova umana, civile e politica della regione che resterà nella sua storia ma che entra anche nella storia dell’intero Paese. Una straordinaria storia umana per il coraggio e la forza che caratterizzarono il comportamento della popolazione. Una straordinaria storia politica per il senso di responsabilità e di capacità, non solo dei sindaci dei paesi terremotatati, ma di tutta la classe dirigente della regione.
Quella dell‘80 fu una occasione particolare anche per l’Italia perché proprio in Basilicata – si può dire – è nata la Protezione Civile, un’organizzazione che ci invidiano in tutti i Paesi occidentali. Ma quello che resta punto fermo è a mio avviso l’unità politica che facilitò la risposta adeguata all’emergenza. Oggi occorre tornare a quella risposta, ricreare quello spirito unitario e dare una prova di eguale sintonia nella sfera istituzionale.
La soluzione della ricostruzione non è tanto nelle leggi, quanto nella capacità di affrontare con la stessa serietà ricostruzione e sviluppo. Non tutto è stato fatto rispetto a quanto ci eravamo proposto, ma moltissimo è stato realizzato con serietà e con azione trasparente. La Regione non ha avuto tutti mezzi tecnici e finanziari proporzionati al progetto. Ma sono certo che la nuova classe politica possa riprendere efficacemente quel percorso con la serietà e quella credibilità che caratterizzano il modello lucano.
(bas – 04)

    Condividi l'articolo su: