Scuola, Mazzeo: i giovani meritano ascolto

In una lettera aperta di Enrico Mazzeo Cicchetti, capogruppo consiliare di Italia dei valori, sottolinea che “la tutela della scuola è il forte impegno delle nuove generazioni”

”Si è svolta nei giorni scorsi anche a Potenza – dice Mazzeo Cicchetti – la manifestazione organizzata dagli studenti in tutta Italia, erano più di 300.000, che come in altre 100 città, hanno voluto protestare, dimostrando contro i tagli inaccettabili alla scuola pubblica e avverso la cosiddetta riforma Gelmini con cortei, slogan e cori. I giovani studenti con questa manifestazione hanno voluto evidenziare che una delle priorità necessarie per un futuro migliore delle nuove generazioni, è quella di tutelare l’istruzione, che unitamente all’università ed alla ricerca, sono capisaldi di una società evoluta”.

“Vedere sfilare in corteo insieme – continua Mazzeo Cicchetti – studenti, docenti (effettivi e precari) e ricercatori deve far comprendere che nessuna delle componenti della scuola è d’accordo con i presupposti di dismissione della riforma che danneggerebbe in toto la scuola di ogni ordine e grado. Dalla scuola elementare fino all’università è un tutt’uno di polemiche e contestazione, partendo dalla premessa che le riforme succedutesi in questi anni, in maniera frequente e spesso inopportune, non sono state ottimali, da Paese sviluppato. Capire che l’istruzione, che è uno strumento di crescita, è fondamentale in un Paese civile, dovrebbe essere l’impegno di tutti i politici, eletti per interpretare le esigenze dei cittadini, anche in chiave futura. Ritengo – afferma il consigliere – che i giovani e gli studenti vadano ascoltati, soprattutto da coloro che, detenendo potere decisionale politico e avendo avuto il mandato dai cittadini, per gestire la ‘cosa pubblica’, devono dare risposte esaustive ed indicare strategie e percorsi migliori per il futuro delle nuove generazioni. Negarsi e non ricevere gli studenti, come fatto dal ministro Gelmini, è un atteggiamento da censurare, così come è sconcertante ed inquietante, oltre che assolutamente non condivisibile, che esponenti del Pdl locale abbiano valutato la manifestazione ‘senza contenuti e consueta’, come per dire, inutile e banale”.

“I giovani, in quanto classe dirigente futura vanno formati ed ascoltati nelle loro richieste ed istanze che, il più delle volte, sono giuste ed illuminanti. Il trincerarsi dietro divieti e reazioni spocchiose non dovrebbe appartenere ad una classe dirigente lungimirante: ascoltarli ed instaurare un dialogo con loro dovrebbe essere un atto dovuto e doveroso e non una concessione offerta forzatamente. Il mio appello – sostiene Mazzeo Cicchetti – è che gli studenti siano, oltre che ascoltati, anche coinvolti nelle scelte per la ricerca di soluzioni e per poter condividerne, altresì, problemi e necessità. L’imperativo dovrebbe essere quello di costruire, assieme alle nuove generazioni che evidenziano disponibilità e maturità. Investire nella scuola, soprattutto in periodi di crisi, come quello che stiamo attraversando, dovrebbe essere il primo e qualificato obiettivo in un Paese realmente all’avanguardia, in modo tale che, alla fine del periodo di congiuntura economica, ci si trovi con una classe dirigente veramente seria, capace e preparata. I tagli alla scuola e all’università, purtroppo, non consentiranno una ‘crescita’ idonea e necessaria, ma la penalizzeranno oltremisura”.

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