Autilio: senza legalità non ci può essere sviluppo

“La sfida per una società più giusta comincia nella vita quotidiana”

Il cosiddetto “Rubygate”, la riforma della giustizia (lodo Alfano), il documento approvato di recente dall’assemblea di Lamezia Terme dell’Anci su sviluppo e legalità e quello di imprese e sindacati per "rafforzare nel Mezzogiorno la strategia per lo sviluppo" con l'obiettivo di arrivare a una "crescita nella legalità": sono i fatti che caricano di significati politici e civili l’incontro-dibattito di domani a Villa d’Agri con Luigi De Magistris che presenta il suo libro “Assalto al Pm”.

“La sfida per una società più giusta – sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (IdV), organizzatore dell’incontro insieme con i Circoli IdV della Val d’Agri – non si conduce solo nelle aule dei tribunali, ma comincia nella vita quotidiana perché senza legalità non ci può essere sviluppo. Pensiamo che la crescita dei territori e la coesione sociale – aggiunge – siano due obiettivi da raggiungere con urgenza. E siamo certi che potremo dare un contributo importante perchè come amministratori regionali e locali siamo impegnati in prima persona e teniamo più di chiunque alla rinascita delle nostre terre e delle nostre comunità. Del resto la ‘carta di Lamezia Terme’ dei Sindaci del Sud ribadisce che le amministrazioni locali sono in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata. Per questo, come è scritto nel documento, e' sempre piu' necessaria la definizione di interventi che riguardano il contrasto alle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione, a partire da orientamenti univoci sulla legalita' da parte di tutti i livelli di governo, nazionale e locali, e su un più rigido intervento nella selezione delle classi dirigenti, facendo appello ancora ai partiti politici nella definizione delle liste elettorali anche attraverso l'adozione di codici di comportamento ed etici”.

“In tal senso – sostiene Autilio – è importante l'anagrafe degli amministratori secondo la proposta di recente approvata in Prima Commissione del Consiglio regionale. Inoltre condividiamo le cinque priorità individuate da sindacati e forze imprenditoriali quali il rafforzamento della sicurezza e della legalità, con un protocollo d'intesa tra Ministero degli Interni e parti sociali ed un piano straordinario di lotta al lavoro sommerso. Bisogna anche rimodulare ‘in modo efficace’ le risorse nazionali ed europee e riavviare gli investimenti delle imprese, reintroducendo il credito d'imposta e sviluppando un incentivo di tipo negoziale (come il contratto di sviluppo) per gli investimenti medio-grandi. È necessario poi sostenere l'occupazione con politiche attive del lavoro e favorire la coesione del Paese nella prospettiva federalista”.

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