Sindacati annunciano sit-in lavoratori ex Comunità montane

I segretari regionali della Funzione ubblica, Fp Cgil Angelo Summa, Cisl Fps Giovanni Sarli e Fpl Uil Antonio Guglielmi, preannunciano un sit-in di protesta dei lavoratori delle ex Comunità Montane dinanzi la Regione in occasione del Consiglio regionale di martedì 26 luglio corrente, dal primo pomeriggio.
"Ciò a causa della mancata approvazione da parte delle Commissioni Consiliari Regionali competenti dell’art. 24 della proposta di legge di assestamento di bilancio, di istituzione del ruolo speciale regionale dove confluiscono – spiegano in una nota i segretari regionali – tutti i dipendenti delle ex Comunità Montane in applicazione di un accordo sottoscritto in Regione.
I lavoratori sono determinati a protestare con forza ove il ruolo speciale regionale non dovesse essere approvato, e preannunciano anche la messa in discussione delle attività collegate alla forestazione in particolare, con ripercussioni, quindi, sull’intero settore.
La protesta dei lavoratori delle ex Comunità Montane – continuano i segretari Summa, Sarli e Guglielmi – è sacrosanta poiché con l’azzeramento delle Comunità Montane vedono delinearsi la perdita del loro status di pubblici dipendenti non essendo più inseriti nel ruolo organico di nessuna amministrazione pubblica.
Occorre, dunque, necessariamente approvare il ruolo speciale regionale –  concludono – quale soluzione provvisoria prima dell’inserimento nel ruolo organico di altre amministrazioni pubbliche, evitando, quindi, la messa in disponibilità di questi lavoratori da oltre 30 anni alle dipendenze di un Ente pubblico.
Anche per i precari l’approvazione dell’art. 24 sopra richiamato costituisce l’elemento indispensabile per dare intanto continuità al loro rapporto di lavoro, dovendo la Regione assumere direttamente i contratti di questi lavoratori, come definito anche per loro nell’accordo sottoscritto tra il Dipartimento Presidenza della Giunta Regionale e Organizzazioni Sindacali".
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