Per il vicepresidente del Consiglio regionale sarebbe stato corretto e giusto congelare la decisione attendendo le conclusioni sull’assestamento di bilancio
“Ha fatto bene il capogruppo del mio partito Nicola Benedetto a denunciare la troppa fretta nell’applicazione della norma ticket che va contro gli interessi della popolazione mentre sarebbe stato corretto e giusto congelare la decisione attendendo le conclusioni sull’assestamento di bilancio. Altra e non secondaria perplessità nasce dall’analisi degli ultimi dati Istat che collocano la Basilicata all’ultimo posto fra le regioni d’Italia, cioè la più povera d’Italia, con stime che parlano di una famiglia su cinque in cui non vi è alcuna entrata economica. Questi impietosi dati fanno seguito a quelli evidenziati dal rapporto annuale dello scorso giugno della Banca d’Italia. In estrema sintesi, non possiamo far pagare ai cittadini della regione più bisognosa l’incapacità e la mancata volontà della classe dirigente di affrontare e risolvere i tanti sprechi pubblici. Solo dopo che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere possiamo ricorrere alle tasche dei cittadini”. E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Enrico Mazzeo (Idv).
“Ancora una volta – aggiunge Mazzeo – la Basilicata dimostra di voler fare ‘la prima della classe’ nello scenario nazionale, quando invece la situazione avrebbe consigliato attendismo ed approfondimento. La nuova tassa, con l’introduzione dei ticket, è estremamente iniqua, colpisce, come al solito, coloro che hanno un reddito normale costretti a pagare anche queste somme aggiuntive. Inoltre è un provvedimento che arriva senza una analisi specifica e che certamente procurerà anche dei problemi organizzativi, non di poco conto alle sei regioni, fra le quali la Basilicata, hanno aderito. Questi ticket regionali previsti dalla finanziaria, con una legge ingiusta che dovrebbe servire a compensare i mancati trasferimenti da parte dello Stato, sono stati inseriti per compartecipare alla spesa sanitaria e si rilevano, perlopiù, a danno dei cittadini”.
“Dai dati riferiti dall’assessore alla Salute e Sicurezza Sociale Martorano nell’audizione in IV Commissione – conclude Mazzeo – risulterebbe che l’Asm – Azienda Sanitaria di Matera – ha un deficit di 23 milioni di euro mentre l’Asp denunzia un deficit di 20 milioni di euro. Considerato l’attivo di circa 3 milioni scaturiti dai bilanci dell’ospedale San Carlo di Potenza e dal Crob di Rionero il disavanzo complessivo è stimato in 40 milioni di euro. Personalmente ritengo estremamente inquietante che l’assessore competente non sia a conoscenza in quali settori specifici si evidenzino le maggiori criticità ed i maggiori sprechi, ovvero dove si registrino le perdite improduttive, per poter eventualmente intervenire di conseguenza, con tagli opportuni e poco penalizzanti. Lascia interdetti che l’ultimo Piano Sanitario Regionale sia del lontano 1997 ed oggi si parla e si discute solo su ‘manifestazioni d’intenti’ senza nulla di concreto, che entri nel merito di cosa fare o non fare nelle singole strutture ospedaliere e distrettuali (un contenitore carico ‘solo di idee’)”.