Con il termine "primavera araba" si identificano oggi una serie di proteste, ancora in corso, in atto nelle regioni del medio oriente e vicino-oriente e del Nord Africa. Attraverso twitter, facebook, youtube, skype, flickr, blog la gioventù araba, fortemente alfabetizzata, ha veicolato immagini, suoni e parole della rivoluzione che si stava materializzando. La Tunisia prima e l’Egitto poi, hanno così messo a nudo la carenza mezzi di comunicazione convenzionali, quali la carta stampata e televisione, imponendo un esempio concreto di citizien journalism, giornalismo partecipativo, che ha visto nei social media i protagonisti assoluti. La giornalista e scrittrice Giovanna Loccatelli racconta, nel libro "Twitter e le Rivoluzioni", in prima persona, la Rivoluzione del Gelsomino riportando le parole e le gesta di suoi coetanei che hanno riscritto la storia nel nord Africa e continuano a farlo. Attraverso un breve reportage, rompe gli schemi della narrazione classica utilizzando gli stessi concetti che sono alla base del grande successo dei social media: condivisione e reiterazione. A presentare l'incontro-dibattito il delegato regionale di Isiamed Basilicata, Mario Polese. La presentazione del libro, infatti, rientra nelle attività d'iniziativa locale che vede Polese, e un gruppo di giovani professionisti lucani, portare avanti un progetto di integrazione e opportunità tra la Basilicata e i paesi del Mediterraneo in collaborazione con Isiamed nazionale. Ad intervistare la scrittrice Paride Leporace, direttore di una delle testate più seguite nella regione "Il Quotidiano della Basilcata", e giornalista che da sempre segue con interesse non solo i giovani e le loro dinamiche ma soprattutto il potere dei social media ed il loro utilizzo applicato alla carta stampata. A concludere la presentazione, il saluto autorevole del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.
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