La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) ritorna sulla vicenda dell'inceneritore Fenice. La Organizzazione, in un comunicato stampa, chiede "con insistenza che ai controlli dell'Arpab (Agenzia regionale per protezione dell'ambiente di Basilicata) – i cui vertici si sono dimostrati incapaci in materia – si sostituiscano direttamente le strutture tecniche del Ministero dell'Ambiente, a garanzia dell'ambiente ed a salvaguardia della salute delle maestranze e delle popolazioni. Inoltre, ribadiamo nuovamente – si legge nel comunicato stampa – la richiesta della chiusura immediata dell'inceneritore Fenice e denunciamo l'assenza di relazioni ambientali che hanno consentito al Tar di sbloccare l'attività dell'inceneritore e che consentiranno al Consiglio di Stato di legittimare la sua attività fino al 2020".
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