La Organizzazione lucana ambientalista interviene nuovamente affinché Acta spa chiarisca l'entità dell’inquinamento delle falde da percolato presso la discarica Pallareta di Potenza. Il Tar Basilicata – ricorda la Ola – con propria ordinanza ha rigettato l’istanza incidentale di annullamento proposta dal sindaco del capoluogo lucano contro una serie di provvedimenti amministrativi della Provincia di Potenza, della Regione Basilicata, dell'Arpab e dell'Asp. Il Comune di Potenza chiedeva, in sintesi, l’annullamento della Determinazione dirigenziale della Provincia nonché una serie di atti nei quali Arpab e Asp confermavano la pericolosità dal punto di vista ambientale della discarica.
È evidente – ribadisce la Ola – che il perdurare della chiusura della discarica di Pallareta di Potenza richiama la necessità e l'urgenza di rivedere in toto il piano regionale dei rifiuti ormai superato. Nè può essere risolto portando l’immondizia ora a Lauria ora nelle discariche della provincia di Matera che presentano tra l'altro problemi ambientali e di sversamento nelle falde del percolato che viene smaltito illegalmente nei corsi d'acqua e negli invasi. Quello in vigore non solo è sbagliato nelle sue impostazioni fondamentali, ma viene di fatto superato dalle continue emergenze ambientali che, a catena, si abbattono su tutti i siti, con risvolti anche di tipo legale e giudiziario.
È necessario – afferma ancora la Ola – cambiare subito e senza indugio investendo sui centri di compostaggio verde della frazione organica, ovvero quello da destinare ad usi compatibili in fertilizzante di qualità certificata per l?agricoltura, sul recupero a freddo dei materiali e su una seria Raccolta Differenziata spinta per tutte le categorie merceologiche, evitando di porre al centro del sistema gestionale dei rifiuti le discariche e gli inceneritori.
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