Vita (Psi) su doppi incarichi professionali e progetto Gel

Il capogruppo del Partito socialista in Consiglio regionale annuncia una iniziativa nei confronti del presidente della Regione De Filippo

“La complessa questione della ‘fuga dei cervelli’ va affrontata sicuramente con adeguate politiche e misure a favore dei giovani laureati e diplomati senza lavoro, ma anche a piccoli passi, ad esempio contribuendo a superare il fenomeno del doppio incarico per numerosi professionisti dipendenti di enti regionali e pubblici che svolgono anche incarichi professionali autonomi e, di fatto, riducono le opportunità lavorative per i nostri giovani, e garantendo un futuro agli oltre 50 ricercatori del Progetto Gel”. E’ quanto sostiene il presidente del gruppo Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, annunciando un’iniziativa nei confronti del presidente della Giunta Vito De Filippo, “per individuare soluzioni e dare risposte ai problemi sollevati dalla Federazione Giovanile Socialista in occasione della presentazione dell’imminente Conferenza Programmatica di Fiuggi”. “Il fenomeno del doppio incarico – spiega l’esponente socialista – riguarda principalmente le professioni tecniche e, in alcuni casi, si configura come situazione di incompatibilità tra funzioni pubbliche, nell’interesse principale della pubblica amministrazione, e funzioni private per progettazione, direzione lavori o consulenza professionale svolta a favore di società e cittadini”.

Nel ricordare che la sezione per la Basilicata della Corte dei Conti in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno di attività ha rinnovato l’invito a prestare maggiore attenzione all’attribuzione di incarichi e di consulenze, a vario titolo, al contenimento della spesa e ad evitare situazioni di incompatibilità persino di natura formale, l’esponente socialista sottolinea che “già negli anni passati, con il coinvolgimento di Ordini e Collegi professionali, organizzazioni sindacali di categoria, si è tentato di arginare il fenomeno ma con scarsi risultati. La strada da percorrere può essere pertanto quella della definizione, sempre sulla base di una concertazione con le categorie professionali interessate, di uno specifico disciplinare sul conferimento di incarichi all’interno del quale stabilire veri e propri ‘paletti’ e quindi regole alle quali chiedere agli amministratori pubblici di attenersi, mettendo fine alla discrezionalità e all’interpretazione, piuttosto controversa, delle norme nazionali che regolamentano la materia”.

“Quanto al Progetto Gel – aggiunge Vita – è necessario individuare le condizioni per consentire ai giovani ricercatori lucani di proseguire la propria positiva esperienza, tenuto conto che la condizione di disoccupazione intellettuale e di precarietà, ci impone di individuare misure capaci di garantire pari opportunità professionali per tutti e di contribuire a creare nuove occasioni di lavoro e meno precario. Anche se mi rendo conto della complessità della materia, ritengo che dobbiamo almeno provarci per dare un segnale ai giovani laureati lucani nell’ambito della trasparenza amministrativa che abbiamo scelto come metodo politico e soprattutto per la valorizzazione della meritocrazia”. Intanto, per il capogruppo del Psi “sollevare queste questioni nel giorno del 150esimo dell’Unità d’Italia ha un doppio significato: la classe politica e dirigente non può fallire nella missione di arginare la fuga dei cervelli, che come i nostri primi emigrati del 900, continuano a lasciare la Basilicata; lo Stato ha un conto in sospeso con le giovani generazioni che non conoscono ancora il lavoro”.

    Condividi l'articolo su: