"La situazione del carcere di Potenza richiede interventi in tempi brevi. Il sovraffollamento riscontrabile, pur non esserendo paragonabile a quello di altre realtà italiane, crea situazioni di disagio per i detenuti e il personale della Polizia penitenziaria da troppo tempo in sottoorganico". E' quanto denuncia la delegazione dei Socialisti e dei Radicali italiani (composta dal segretario del Partito socialista Italiano, Livio Valvano, dal segretario dell'Associazione Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, dal capogruppo del Psi in Consiglio Regionale, Rocco Vita, dalla presidente dell'associazione "Luca Coscioni", Maria Antonietta Ciminelli e dal segretario della Federazione dei giovani socialisti, Raffaele Tantone) che ha visitato la struttura. "Ci sono ancora troppe ombre che gravano sulla struttura lucana – precisano i componenti della delegazione evidenziando il fatto che Socialisti e Radicali condividono le battaglie sui temi della libertà e della dignità della persona – Oltre ai cronici problemi di sovraffollamento abbiamo riscontrato anche carenze di natura strutturale: le condizioni igieniche che lasciano a desiderare, le docce troppe piccole, i bagni a vista e senza alcuna possibilità di privacy oltre alle camere decisamente ridotte.
Troppo piccole per ospitare 4 detenuti. In sottorganico, ovviamente, anche il personale della Polizia penitenziaria. Una situazione di difficoltà che fa sì che gli addetti che dovrebbero lavorare su turni da 6 ore in realtà ne lavorano 8 e spesso sono costretti a saltare il riposo settimanale. Certo, i detenuti che vengono da tutt'Italia hanno evidenziato l'alto livello di umanizzazione del personale penitenziario, ma questo non compensa le carenze strutturali e di organico. Altro tema delicato, poi, è quello legato all'assenza di attività culturali e lavorative. Nelle strutture del Nord sono presenti associazioni di volontariato che svolgono attività culturali e professionali, a Potenza tutto questo non esiste. E proprio su questo tema il Governo regionale potrebbe fare la sua parte, considerato che è stato firmato un protocollo d'intesa, tra la Regione e il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, in materia di riabilitazione del detenuti, il cui iter è ancora in corso. Per questo come gruppo socialista in Consiglio Regionale – concludono i componenti della delegazione – ci impegniamo a velocizzarlo ed arrivare in tempi brevi alla sua approvazione. Senza attività culturali e professionali, infatti, è evidente che l'obiettivo della riabilitazione non può essere raggiunto".