VACCARO (UIL) SU SUD E FONDI COMUNITARI

“Il nuovo incarico affidato dal Governo al Ministro Fitto attraverso la delega delle politiche di coesione e sviluppo apre nuove aspettative nel sindacato come tra le forze imprenditoriali e le istituzioni con l’auspicio che, già dai prossimi giorni, lo stesso ministro, si faccia promotore di un confronto con le parti sociali per affrontare i nodi legati allo sviluppo economico del Mezzogiorno”. E’ quanto sostiene il segretario regionale generale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro sottolineando “la fase delicatissima che attende le Regioni, che proprio ieri, attraverso il Governatore lucano De Filippo, hanno ribadito il giudizio negativo sugli effetti devastanti per il Sud della manovra economica del Governo. Le due priorità, che come regione Basilicata ci riguardano direttamente per le prospettive di ripresa di sviluppo ed occupazione, sono riferite alla necessità di assegnare presto i 13 miliardi di euro del FAS alle Regioni meridionali e di riprogrammare le risorse dei Fondi Comunitari per accelerarne la spesa. E’ innegabile che i ritardi nella spesa del P.O. Basilicata 2007-2013 si fanno risentire in tutti i comparti e non sono certamente superabili – aggiunge Vaccaro – con proposte come quella sostenuta dal Ministro all’Agricoltura Galan di riaccentrare a Roma ogni piano di sviluppo regionale e per questo sosteniamo l’iniziativa dell’assessore Mazzocco in difesa della titolarità regionale.
Ma si tratta di passare dagli impegni a superare i ritardi di spesa ai fatti, evitando gli errori del passato e concentrando le risorse su pochi ed efficaci obiettivi, ad iniziare da politiche mirate alla buona occupazione, soprattutto giovanile, anche con il credito di imposta; favorire gli investimenti infrastrutturali e, soprattutto, sostenere l’efficienza della pubblica amministrazione.
Non si risolve il problema dell’efficienza delle istituzioni, locali e nazionali, togliendo le risorse ma – afferma il segretario della Uil – operando con politiche virtuose, premiali per le amministrazioni capaci, finalizzate a rendere rapida e trasparente la spesa pubblica.
L’intervento per il Mezzogiorno, inoltre, segnala una novità importante al tempo stesso assolutamente parziale perché la “no tax” per le nuove imprese lascia fuori gli investimenti di aziende già presenti e scarica sulle regioni il costo degli incentivi tramite l’azzeramento dell’Irap. In sostanza, noi pensiamo che la manovra varata dal Governo non debba essere una manovra necessaria esclusivamente nella direzione del contenimento del deficit quanto piuttosto debba rappresentare anche l’occasione per iniziare un nuovo percorso verso una migliore qualità della spesa pubblica. Occorre che i partiti e gli amministratori acquisiscano una mentalità diversa nell’utilizzo dei soldi pubblici che, in quanto tali, devono tornare ad essere sacri”.
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