Per il consigliere del Pdl “è stata valicata la linea di confine che divide la libertà di ognuno di noi, invadendo il campo del bene comune che, in questo caso è stato seriamente danneggiato”
“Continua a far discutere il modo di protestare contro la Riforma Gelmini che alcuni studenti lucani hanno voluto mettere in atto. Certo è che quanto accaduto nelle notte del 29 novembre all’Università di Basilicata è a dir poco deprecabile”. E’ quanto sostenuto dal consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.
“Gli studenti – continua Napoli – che hanno occupato i locali dell’Ateneo, ed in particolare l’Aula magna, si sono lasciati andare ad atti di vero vandalismo. Sono state danneggiate le suppellettili, risultano divelti i pannelli della contro-soffittatura, i servizi igienici sono stati rovinati. Anche l’impianto audio è stato oggetto di intemperanze. Tutta una serie di gesti che nulla hanno a che vedere con la civile protesta attraverso la quale si vuole manifestare un disagio personale. Non pensiamo sia questo il modo per evidenziare le qualità di una generazione che si propone di garantire un futuro alla nostra regione. Viene valicata la linea di confine che divide la libertà di ognuno di noi, invadendo il campo del bene comune che, in questo caso è stato seriamente danneggiato. Siamo sicuri – sostiene Napoli – che tali atteggiamenti appartengono a pochi scalmanati, ma quello che ci sorprende è il fatto che nessuno li abbia richiamati al vivere civile. E’ il caso di ricordare che, da parte nostra, condividendo la riforma, ci sentiamo in dovere di richiamare ognuno al proprio ruolo facendo in modo che, chi ha voglia di continuare a seguire i corsi possa farlo tranquillamente. La protesta la si può manifestare in piazza, senza ledere gli interessi di nessuno. Il rispetto per le idee altrui fa parte del bagaglio culturale e dell’educazione che ognuno di noi porta con sè mettendole in campo nelle azioni che ci vedono protagonisti nel nostro vivere quotidiano”.
“Apprendere che la Digos sta indagando per risalire ai colpevoli degli atti vandalici presso l’Università di Basilicata – dice Napoli – è qualcosa che crea disagio considerato che si sta sottraendo al Corpo di polizia del tempo prezioso, utilizzabile per altre finalità, per risolvere un problema che si sarebbe potuto evitare a monte. I promotori dei gruppi di protesta avrebbero dovuto vigilare sulla buona condotta dei facinorosi, soprattutto per evitare che la difesa delle ragioni per la protesta vadano a trasformarsi in atti di scusa verso un’intera regione a causa delle intemperanze Così facendo si sottrae spazio al confronto civile. Di qui – conclude l’esponente del Pdl -l’apprezzamento per gli Studenti per le Libertà che, invece di farsi trascinare sul campo dello scontro materiale, continuano a professare le loro ragioni in difesa del decreto, promuovendo iniziative di informazione come quella che si terrà giorno 3 dicembre a Potenza”.