La Uil ha inaugurato oggi a Nemoli una nuova sede sindacale.
Il segretario generale regionale Carmine Vaccaro sottolinea – in un comunicato – la coincidenza, non casuale, con la Giornata Vogliamo Bene all'Italia, dedicata ai piccoli comuni. “La Uil si rafforza sul territorio partendo da un centro minore di un'area interna quale quella del Lagonegrese – dice Vaccaro – che forse più di altre vive una fase di grave emergenza occupazionale e sociale. Ed è proprio qui che c'è più bisogno di strumenti di protezione per garantire diritti sociali e civili a partire dalle pensioni ed indennità pensionistiche o di disoccupazione sino all'informazione sulle possibilità e le occasioni di lavoro”.
Il sistema di servizi della Uil – l'Ital, il Patronato dei cittadini, il Caf, il Centro di assistenza e servizi Fiscali, l'Ada, l'associazione per i diritti degli anziani, l'Adiconsum, l'associazione di difesa e per l'orientamento dei consumatori – assolve a numerose funzioni che specie nei paesi più piccoli hanno una maggiore rilevanza perchè sopperiscono alla carenza di servizi e di informazioni pubblici”.
“Il primo decennio degli anni duemila è stato da alcuni definito il decennio dell’incertezza, della paura, delle occasioni mancate – sottolineano Anna Lauria dell'Ital e Anna Carritiello del Caf – la Uil vuole ricordare come il decennio della responsabilità. L’attività quotidiana del patronato, con gli immigrati, con i connazionali residenti all’estero, con i cittadini, lavoratori, pensionati, giovani “tutto ciò – hanno aggiunto – è senso di responsabilità che vuol dire essere obbligati a rispondere delle proprie azioni e darne ragione ai cittadini. È il senso dei propri doveri e dei possibili effetti delle proprie azioni sul bene comune della società”.
Per la Uil la priorità è il lavoro. “Nel piano straordinario per l'occupazione che solleciteremo alla nuova Giunta Regionale – afferma Vaccaro – diventa necessario intodurre una sorta di “corsia privileggiata” per giovani e disoccupati dei comuni tagliati fuori da programmi e progetti di sviluppo ed opere infrastrutturali. Nella Giornata dei piccoli comuni è questo il modo più efficace per arginare lo spopolamento e la fuga dei giovani. La Uil è inoltre seriamente preoccupata per il provvedimento che ha rinviato la normativa regionale per il superamento del precariato dei lavoratori ex Lsu molti dei quali sono da anni impiegati nei Comuni più piccoli che da soli con le scarse risorse finanziarie disponibili non sono in grado di garantire la stabilizzazione di questi lavoratori”.