Nel dibattito della prima giornata del convegno organizzato dal Coordinamento nazionale dei Corecom e dal Corecom Basilicata le richieste delle emittenti locali e le risposte della politica
Che il digitale terrestre possa essere una “opportunità di sviluppo per il Sud”, come recita il titolo del convegno nazionale in corso a Matera su iniziativa del Coordinamento nazionale dei Corecom, lo pensano tutti. Ma gli editori delle emittenti locali si soffermano soprattutto sugli enormi problemi che devono affrontare per poter accedere a queste opportunità. E non sono i soli a paventare “il serio rischio di impoverire o addirittura di non avere più un sistema radiotelevisivo in alcune aree del Mezzogiorno, come la stessa Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali ha segnalato all’Autorità garante per le comunicazioni chiedendo di rivedere scelte e azioni che possono incidere negativamente sulle realtà più deboli”, come ha scritto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino, in un messaggio inviato al convegno. A lui, assente per un impegno a Roma con la Conferenza dei presidenti, ed agli altri politici lucani si sono rivolti gli editori delle emittenti locali che alla politica e alle istituzioni chiedono risposte.
Angelo Tosto, editore di Trm, ha affermato senza mezzi termini che “in Basilicata servono 57 postazioni per coprire il territorio con la tecnologia digitale, e mentre si parla di federalismo e risorse c’è bisogno di una legge per sostenere il settore ed evitare il rischio che l’emittenza locale venga cancellata”. Ha inoltre denunciato “l’assenza di rappresentanti della Regione, di qualsiasi colore e partito”, anche se dopo il suo intervento sono arrivati i consiglieri regionali Nicola Pagliuca (Pdl) e Franco Mollica(Mpa), che hanno partecipato al dibattito. Un altro editore locale, Mario Altieri, è stato ancora più duro nei toni, affermando che “all’emittenza non arrivano risorse, che vengono distribuite solo agli organi di informazione asserviti al potere”.
A loro ha risposto la presidente del Corecom, Loredana Albano, ricordando il gruppo di lavoro istituito proprio su iniziativa del presidente De Filippo per approfondire i problemi con gli editori, ed i consiglieri Mollica (che si è detto disponibile al varo di un provvedimento bipartisan a sostegno delle emittenti locali, guardando alle iniziative intraprese dalle altre Regioni), e Pagliuca (che ha denunciato il sistematico spreco di risorse da parte del governo regionale, e si è detto favorevole a trovare le risorse per consentire l’infrastrutturazione di rete, assicurando che l’opposizione non si sottrarrà al confronto, ma chiede di evitare altri sprechi).
Il presidente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, delegato dalla Conferenza dei presidenti a seguire il problema del digitale terrestre, ha detto che “deve finire la stagione dello scaricabarile fra livelli istituzionali. Serve un intervento corale, che partendo dal governo nazionale, crei una filiera istituzionale che per il tramite dei Corecom arrivi alle Regioni per affrontare in maniera organica i due punti principali della questione: l’aggiornamento tecnologico e il possibile disorientamento dell’utente che creerebbe per le emittenti locali una drastica riduzione degli introiti”.
Toni simili negli interventi dei due esponenti politici nazionali che hanno partecipato al dibattito: l’ex ministro Paolo Gentiloni (Pd) ed il vicepresidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai Giorgio Lainati (Pdl). Il primo ha sottolineato che “esistono margini per evitare che le emittenti locali nel passaggio al digitale vengano private della loro capacità trasmissiva”, ed ha indicato nell’asta per le frequenze un passaggio decisivo. Mentre Lainati ha assicurato il proprio impegno “a non deludere il mondo dell’emittenza locale per l’importanza che riveste per la democrazia nel nostro Paese”.
Domani seconda giornata del convegno. Si parlerà ancora delle prospettive del digitale terrestre al Sud. Appuntamento alle ore 9,30 nella sala conferenze dell’albero Le Tonacelle a Matera.