TANTONE (FGS): NUOVA GOVERNANCE PER L'AMBIENTE

Il segretario dei Giovani Socialisti, Raffaele Tantone, interviene sulle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito.
“Il vero problema – afferma Tantone – è che a fronte delle presenza in Basilicata di una serie di attività potenzialmente molto impattanti sull’ambiente e sul futuro delle nuove generazioni, non vi è sicuramente un’adeguata ed efficiente trasparenza e distinzione di ruoli e funzioni fra tutti i soggetti più o meno pubblici diversamente preposti all’informazione ed alla salvaguardia della salute dei cittadini.
Tale situazione si è generata anche a causa dell’evoluzione legislativa nazionale, che da un lato ha passato competenze alle regioni e dall’altro produce norme come quella enunciata nel principio di autodenuncia tempestiva citato dal DG”.
Certamente una regione dai piccoli numeri ha grandi difficoltà nel mettersi in grado di controllare attività e processi produttivi portati avanti da multinazionali in possesso di now how da miliardi di dollari, ma allo stato attuale sembra che si sia prodotto un” tour della responsabilità” fra i soggetti che si occupano della materia.
Cosiche l’Arpab, Agenzia regionale protezione ambientale, come dice il suo DG non rappresenta una vedetta dell’ambiente, Agrobios (Spa della regione ) spesso viene pagata dall’Arpab, che cosi ammette di avere deficienze di laboratori e tecnici, per effettuare le analisi delle matrici ambientali, ma i risultati non sono pubblici e vengono comunicati solo alla stessa Arpab.
Da ultimo queste analisi riguardano, come detto, per la maggior situazioni generate o potenzialmente generabili dalle attività:- di coltivazione di idrocarburi svolta in principio dall’Eni, che è una Spa controllata dal Ministero del Tesoro e , dalla attività di smaltimento di rifiuti industriali svolta dalle società Tecnoparco che è al 40% riconducibile all’ente regione, nonché da Veolia multinazionale francese che possiede quote in tecno parco e la piena proprietà dell’inceneritore Fenice di Melfi e di quello di Potenza.
Senza dilungarci sullo stato delle non bonifiche che interessano i siti contaminati dall’amianto e dalla chimica , basterà qui ricordare che per effetto della fuga della chimica di stato, ci ritroviamo tramite i consorzi industriali, e quindi tramite la regione ed i comuni, ad avere la proprietà anche di queste bombe ecologi che.
In sintesi, è evidente il bisogno di rendere più chiara ed intellegibile la governance di queste situazioni, i giovani socialisti ritengono si possa farlo, senza estemporaneità, all’interno della stesura del nuovo statuto regionale, tramite una generale messa a sistema dei poteri e delle funzioni dell’ente Regione.
A tale iniziativa- conclude Tantone- dovranno partecipare anche tutti quegli enti ed associazioni che da anni vigilano ed informano su questo tema, e finche tale azione non verra messa in campo, siamo condannati a sperare che l’innominabile Bolognetti continui a scrivere”.
bas 02

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