Il linguaggio universale del cibo come strumento di integrazione sociale dei migranti. È questa la filosofia alla base del progetto “Assaggiando il mondo” messo in piedi dal Punto Famiglia delle Acli di Potenza per favorire l'integrazione degli stranieri che vivono e lavorano in Basilicata. Il progetto, coordinato dalla responsabile provinciale del Punto Famiglia, Angela Claps, è articolato in un ciclo di appuntamenti, il primo dei quali si è tenuto nei giorni scorsi a Potenza, alla scoperta dei sapori e delle culture poco conosciute. In occasione delle festività natalizie le Acli hanno organizzato nella nuova sede di via Acerenza un assaggio collettivo di specialità enogastronomiche della tradizione bulgara preparate per l'occasione dalla vivace comunità di lavoratrici che arrivano dalla Bulgaria e che vivono da anni nella realtà potentina come badanti, babysitter e colf. Tante le specialità messe in tavola per una giornata conviviale all'insegna dello scambio tra culture diverse: dalla tradizionale Banitza, una sorta di pizza fatta con pasta sfoglia e formaggio, al gustosissimo Baklava, dolce di tradizione mediorientale, fatto con miele, mandorle e pistacchi, che ben sintetizza il carattere multiculturale del cibo.
“Vogliamo andare oltre le festività natalizie e dare continuità a questa iniziativa – spiega il presidente provinciale Gennaro Napodano – Contiamo di coinvolgere le comunità straniere più numerose che hanno scelto Potenza e la Basilicata come nuova dimora e contribuire, attraverso il linguaggio universale del cibo, a costruire quello spirito di convivenza, tolleranza e rispetto reciproco che è l'ingrediente indispensabile affinché uomini e donne che arrivano da ogni parte del mondo possano sentirsi pienamente integrati come a casa loro”.
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