Singetta: presepe vivente a Matera, evento da ripetere

Il capogruppo dell’Api in Consiglio regionale ringrazia i funzionari regionali che hanno organizzato l’evento e sottolinea i disagi a cui i visitatori sono andati incontro

“La Basilicata deve sforzarsi per promuovere risorse e territorio; l’ iniziativa di far rappresentare il presepe vivente nei Sassi di Matera sicuramente rappresenta un buon punto di partenza in tale direzione, con un evento che è stato un forte richiamo non soltanto per la cittadinanza ma anche per i non residenti”. E’ quanto afferma Alessandro Singetta, capogruppo dell’Api in Consiglio regionale, secondo cui “la rappresentazione del presepe vivente nei Sassi di Matera, è senza dubbio uno strumento molto efficace per promuovere la Basilicata, in uno scenario suggestivo e naturale che si presta ottimamente, creando un’atmosfera magica”.

“Si devono ringraziare per il loro impegno i pochi funzionari regionali che si sono occupati dell’organizzazione della manifestazione – continua Singetta – ma non si possono tacere i gravi disagi a cui tutti i visitatori sono andati incontro. Il successo dell’iniziativa, probabilmente superiore ad ogni previsione, ha trovato impreparati gli organizzatori. E’ necessario proseguire sulla strada intrapresa, cominciando sin da oggi a pensare alla prossima edizione, con un maggior coinvolgimento di tutti gli enti locali, una più adeguata promozione pubblicitaria, una durata che si protragga per almeno tre /quattro giorni”.

“I Sassi – conclude Singetta – costituiscono un biglietto da visita che può servire a veicolare l’immagine di Matera e della Basilicata nel mondo: è un patrimonio che va valorizzato anche attraverso iniziative come il presepe vivente, che – tuttavia – dopo la prima edizione deve utilizzare l’esperienza maturata con un’adeguata e più efficace programmazione. Molti visitatori, vista la gran ressa, hanno preferito rinunciare a vedere la rappresentazione: dobbiamo essere in grado, migliorando l’offerta, di attrarre nuovamente questi turisti insieme ai tanti altri che ancora non conoscono il paesaggio incantato dei Sassi materani”.

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