“La consegna delle macchinette emettitrici per la bigliettazione a bordo degli autobus e la conseguente astensione da parte di numerosissimi lavoratori dipendenti dalle aziende costituenti il CO.TR.A.B. Consorzio Aziende Trasporti di Basilicata, ha determinato l’apertura di una importante e fondamentale discussione circa i risultati ai quali si è giunti in seguito alle gare per l’assegnazione dei servizi pubblici minimi Provinciali delle Province di Potenza e Matera.
C’è da dire – sostengono i tre Segretari Generali Bevilacqua, Costa e Carone, delle Federazioni dei trasporti di CGIL, CISL e UIL – che in questi giorni in cui i lavoratori hanno tentato di aderire alla protesta per la modernizzazione del settore, sono venuti fuori, chiaramente, tutti i limiti di una riforma che va assolutamente attualizzata e modificata profondamente e non solo per gli aspetti di modernizzazione tecnologica ma soprattutto quelli di tenuta sociale del sistema. Addirittura – prosegue il comunicato – a numerosi Responsabili Sindacali Aziendali, nonché ai lavoratori operanti anche in grandi aziende del fantomatico Consorzio è stato impedito di lasciare l’emettitrice dopo essere stati bersaglio di minacce di licenziamento in tronco e molto altro ancora. Una situazione inaccettabile, che va risolta ad ogni livello istituzionale competente e se non dovesse bastare, anche presso le competenti procure di riferimento delle province Lucane.
La bigliettazione a terra, – sostengono Bevilacqua, Costa e Carone -, è uno dei punti di forza dei capitolati speciali di gara che hanno interessato le Province di Potenza e Matera nel corso dell’anno 2008, e non vi sono dubbi circa il fatto che ancora oggi a due anni dall’assegnazione al CO.TR.A.B. dei servizi pubblici minimi di trasporto locale, nessuno, se non i sindacati di categoria e i lavoratori abbiano preteso che i contenuti dei capitolati speciali di gara venissero rispettati.
A riguardo ci meravigliano molto le mancate prese di posizioni delle Amministrazioni Provinciali di Potenza e Matera, circa il rispetto dei contenuti dei capitolati speciale di appalto, che per dirla veramente tutta, sono serviti a quanto pare solo per dare più risorse alle aziende senza un effettivo ritorno in termini di maggiori servizi, qualità degli stessi, e soprattutto qualità della vita dei lavoratori, che per quello che sta accadendo in questi giorni, sembrano essere tornati indietro a prima della promulgazione dello Statuto dei Lavoratori.
Questa situazione – proseguono i tre sindacalisti – non è più tollerabile, sia dal punto di vista strettamente sindacale, che da quello istituzionale, da qui, le decisioni delle Segreterie di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILT-UIL di essere auditi dalle competenti commissioni consiliari regionali e provinciali, al fine di portare a soluzione la problematica legata alla bigliettazione a terra, agli abusi di sub – affidamento dei servizi assegnati in fase di gara, alla continua e reiterata mancata applicazione in quasi tutte le aziende che compongono il Consorzio dei riferimenti contrattuali previsti nel capitolato speciale di appalto che rimangono, come previsto dalla legge regionale 22/98 il contratto degli Autoferrotranvieri e gli accordi di II livello, le cui risorse di copertura sono puntualmente erogate dalla Regione, ma rimangono nelle casse delle aziende e non in quelle delle famiglie dei lavoratori del settore.
Le audizioni in commissione e le proteste dei lavoratori di questi giorni – concludono i sindacati di categoria – speriamo servano alla definitiva rescissione dei contratti di servizio in atto, al fine di andare ad una nuova gara, questa volta vera”.
BAS 05