Per il consigliere del Pdl “l’ennesimo guasto tecnico è la riprova del grave gap infrastrutturale e della mancanza di un percorso finalizzato al suo superamento”
“L’ennesimo guasto tecnico che ha provocato l’ennesimo grave disagio per gli utenti lucani di Trenitalia lungo la linea Potenza-Roma, nonostante l’impegno profuso dell’assessore alle Infrastrutture, Rosa Gentile, a cui va dato atto, se non altro, della passione con cui cerca di contrastare il comportamento dei manager della società ferroviaria, è la riprova che tra le emergenze da affrontare c’è il ‘gap’ della dotazione infrastrutturale che non ha subito variazioni rispetto agli anni ottanta”. A sostenerlo è il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), sottolineando che “senza l’ammodernamento e l’adeguamento dei servizi di trasporto, sia ferroviari che su gomma, e una dotazione minima di strutture aeroportuale e interportale per le merci, rispondente alle crescenti esigenze di mobilità di persone e merci, non si potrà fare altro che sopportare ritardi di ore per raggiungere da Potenza la capitale o, peggio ancora, sopportare viaggi di mezza giornata e più per raggiungere il Nord”.
“Al di là della ‘creativa’ proposta per la realizzazione di 12 nodi intermodali nei due capoluoghi e nei principali centri della regione, purtroppo – continua Mattia – il presidente De Filippo non fornisce indicazioni utili a delineare un percorso per il superamento del ‘gap infrastrutturale’. L’atteggiamento è quello a cui ci ha abituati nella passata legislatura e che è sintetizzabile nella convinzione demagogica del ‘Governo cattivo e avaro’ nei confronti della Basilicata e del Sud per investimenti infrastrutturali. Ma – aggiunge Mattia – non basta rivendicare più soldi dal Governo nazionale specie se la Regione non è in grado di spendere in maniera efficace ed efficiente gli oltre 750 milioni di euro del Programma operativo Fesr 2007-2013 ed in generale del Por Basilicata dello stesso sessennio. La mancanza dei collegamenti aeroportuali, portuali, e di collegamenti efficienti stradali, ferroviari, nonostante i ripetuti annunci e le tante promesse, secondo il Rapporto Svimez, fa della Basilicata una regione che vive una condizione di isolamento. Per questo, la prima priorità riguarda la programmazione dei fondi comunitari e, comunque, della spesa regionale (si pensi solo a quello che si poteva fare per le strade ed i servizi di trasporto con i 26 milioni di euro destinati al risparmio di poche decine di euro sulla bolletta del gas o all’utilizzo dei Por da parte del Comune di Potenza per costruire piazze inutili come quella al rione Cocuzzo che i residenti non vogliono) che non possono più rispondere a logiche improduttive e di assistenza”.
“Rimodulare i programmi di spesa del Po Fesr Basilicata, rinunciando a qualche Festival e programma di intervento cosiddetto di beni immateriali che costa troppo – conclude Mattia – è perciò una necessità non più eludibile se non si vuole, da parte della Giunta regionale, lasciare sola l’assessore Gentile a vigilare sui disservizi di Trenitalia”.