Per il consigliere del Pd è indispensabile mantenere alta l'attenzione “a sette anni dalla mobilitazione contro il sito di stoccaggio di rifiuti nucleari a Scanzano”
A margine del convegno “Non solo nucleare: come si conservano le scorie sotto sale”,
tenutosi a Scanzano Jonico, il presidente della prima commissione consiliare permanente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, ha dichiarato: “a distanza di sette anni della storica giornata di mobilitazione dell’intero popolo lucano contro il tentativo di delocalizzare in Basilicata l’unico impianto di stoccaggio delle scorie nucleari italiano, permangono tutte le ragioni per mantenere altissima l’attenzione sui tentativi che potrebbero nuovamente esserci di voler usare il territorio della Basilicata come sede per la costruzione di centrali o siti di stoccaggio delle scorie radioattive. Tali ragioni si sono ulteriormente rafforzate dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 8 della legge regionale n.1 del 2010 che preordinava all’assenso della Regione qualsiasi attività in materia di nucleare. L’avvio delle procedure per l’individuazione dei siti di produzione di energia nucleare – ha sostenuto Santochirico – senza il rispetto delle stesse leggi nazionali in materia, ci preoccupa e ci spinge a mantenere forte la critica nei confronti del Governo nazionale e della Sogin. E’ utile convocare frequentemente il tavolo di trasparenza regionale e sarebbe opportuno dare vita ad un centro di documentazione, a Scanzano Jonico, per tenere viva la memoria e la consapevolezza dei pericoli derivanti dalla scelta di produrre energia da nucleare”.