SATA, GIORDANO(UGL): NECESSARIO CONFRONTO APERTO CON LA FIAT

“La riapertura dello stabilimento Fiat di Melfi, dopo 6 giorni di sospensione dell'attività per cassa integrazione, dovrebbe consentire ai nostri politici regionali e nazionali di riflettere affinché pongano maggiori attenzioni sulla grande industria lucana, per la quale non si può paventare una così detta fiducia per il 2010”. E' quanto dichiara Giuseppe Giordano, componente della Segreteria regionale della Ugl Basilicata metalmeccanici.
“Bisogna riconoscere – aggiunge – che l'amministratore delegato del gruppo torinese, Sergio Marchionne, ha più volte dichiarato il ruolo strategico e centrale che lo stabilimento Sata ricopre all'interno del gruppo del Lingotto e questo, sicuramente, doveva rassicurare le migliaia di lavoratori lucani.
A tutti i diversi stabilimenti dell'indotto andati in crisi, le Istituzioni avrebbero dovuto chiedere maggiori garanzie, qualsiasi azienda dell'indotto è libera di andarsene oggi senza che nessuno possa fermarla. Il nostro sentore – continua Giordano – è che Fiat non abbia interesse a tenere in piedi fabbriche del Sud, smantellando da prima Pomigliano D'Arco e Termini Imerese per proseguire nel progetto di smantellamento dell'indotto Sata, per poi chiudere anche Melfi. L'analisi che oggi andrebbe fatta è su una morte lenta di numerose aziende che sono nate grazie ai finanziamenti statali e si assiste oggi alla loro chiusura con relativi trasferimenti altrove delle produzioni continuando ad essere fornitori della Sata.
Il futuro dello stabilimento lucano – dice Giordano – è già segnato, non è legato al futuro delle aziende dell'indotto, ma ad un progetto più profondo dove Fiat ha già preventivato tutto senza che i politici si siano mai permessi di chiedere cosa succedesse a San Nicola di Melfi.
Da tempo chiediamo, urgentemente – conclude Giordano – prima che si arrivi ad “asciugare le lacrime” un confronto aperto con la Fiat e gli stabilimenti dell'area industriale di San Nicola di Melfi, ma fino ad ora nessuno ci ha ascoltato: che nessun dorma sonni tranquilli”.
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