SANITA', FLOVILLA (FEDERANISAP): POSSIBILE UNA SVOLTA

“Aver affidato la responsabilità istituzionale della sanità, un settore che assorbe da solo un terzo del bilancio della Regione, ad un professionista che conosce bene il mondo dell'imprenditoria è una garanzia in più per la Regione Basilicata che è una delle poche con i conti a posto e può segnare una svolta importante nella nuova legislatura”. E' il commento di Antonio Flovilla, componente dell'esecutivo nazionale di FederAnisap, ribadendo la piena disponibilità alla collaborazione per affrontare la delicata fase di adeguamento del Piano regionale sanitario. “La questione non è infatti quella sostenuta dal precedente assessore che la Regione non ha accumulato deficit nella spesa sanitaria perchè “si è fatta bastare i soldi”, quanto piuttosto – continua – quella di come ripartire in maniera più equa ed efficiente la posta finanziaria complessiva disponibile. Si tratta in sostanza di determinare le condizioni perché la nuova legislatura regionale segni profonde modifiche per rendere piu' efficiente il servizio sanitario regionale, che può funzionare efficacemente solo se funziona il mix pubblico-privato. Il sistema di strutture private che operano in regione ha infatti un ruolo molto delicato e rilevante da svolgere perchè gli effetti della crisi economica sul rapporto dei lucani con la spesa per la salute si sono manifestati nella tendenza a ricorrere piu' che nel passato alla sanita' pubblica, accettando maggiori disagi e tempi piu' lunghi e si e' accentuato anche il ricorso a una strategia del rinvio delle prestazioni sanitarie considerate, a torto, meno urgenti.
Poichè la salute è un bene primario per il quale i cittadini-utenti non devono rinunciare a prestazioni e servizi essenziali, sopratutto di prevenzione e cura, come purtroppo accade, diventa necessario – sottolinea il dirigente dell'Anisap Basilicata – rilanciare il ruolo delle strutture della sanità privata per consentire di assolvere fino in fondo ai compiti di erogazione di prestazioni che altrimenti, da solo, il sistema pubblico non è in grado di garantire.
Il confronto Regione-operatori ed imprese di settore, pertanto – a parere di Flovilla – deve riprendere dall’Accordo siglato il 22 dicembre scorso che prevede la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare le problematiche che necessitano di un’approfondita analisi al fine di individuare un percorso in linea con gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale e consente di assegnare al settore della specialistica ambulatoriale risorse certe e definite per il triennio 2010-2012.
L’Accordo siglato sottolinea che “gli indirizzi di programmazione regionale considerano la sanità privata parte integrante del sistema sanitario regionale, complementare al settore sanitario pubblico, a tutela della salute” e che “sussistono criticità nella realizzazione dell’equilibrio tra settore pubblico e privato emerse nel corso degli incontri che sono stati tenuti tra Regione, Aziende sanitarie elementi di quella nuova “stagione della sanità lucana” per la quale l’Anisap sta lavorando da tempo: concentrare ed incrementare il livello quantitativo delle prestazioni offerte dalle singole strutture maggiormente presenti sul territorio è certo necessario per migliorarne la qualità e l’economicità dell’offerta, ma non bisogna dimenticare che la nostra Regione presenta specificità territoriali che non possono non essere tenute in debita considerazione.
Un piccolo laboratorio di analisi od anche una piccola struttura riabilitativa possono comunque svolgere il loro ruolo di avamposto sul territorio ed affiancare le strutture di maggiori dimensioni, dunque adeguate in termini di dotazioni tecnologiche avanzate.
In ogni caso – aggiunge – occorre tenere nella dovuta considerazione la complessa attività che le nostre strutture svolgono con l’obiettivo di migliorare i livelli di assistenza e di accesso alle cure, sebbene nel peculiare contesto di una realtà regionale piccola quale quella della Basilicata e nonostante le estreme difficoltà che il settore sta vivendo in questo momento sia a causa delle pesanti ricadute della Finanziaria dello Stato, sia a causa dell’attuale meccanismo di distribuzione delle risorse, sia a causa di un sistema tariffario obsoleto ed inadeguato (fermo al 1996)”.
(bas – 04)

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