“Il dibattito che si è sviluppato intorno al “pacchetto” di misure per la sanità approvato dalla Giunta Regionale e le aperture con la disponibilità al dialogo che sono venute dall’assessore alla Sanità Martorano rappresentano le condizioni per avviare un confronto, innanzitutto con le parti sociali e professionali coinvolte e successivamente con partiti e società civile, che sia soprattutto franco, leale e costruttivo”. E’ questa l’indicazione della Consulta Salute della Dc che, convocata dal segretario regionale Giuseppe Potenza, si è riunita per fare il punto delle iniziative del partito nel settore della sanità.
A parere della Consulta “dalle numerose prese di posizione di questi giorni non sono emerse solo critiche e contestazioni, ma anche idee e proposte che meritano la massima considerazione perché improntate sulla responsabilità e la considerazione che tagli alla spesa sanitaria e sacrifici sono inevitabili. Ad esempio – sottolinea l’organismo della Dc – la proposta di Patto contro gli sprechi che è stato lanciato dall’Anisap, associazione della sanità privata, merita la massima attenzione perché è questo il cammino da percorrere insieme tra enti, organismi, strutture del pubblico e del privato, operatori e utenti, in quanto l’obiettivo comune deve essere quello di combattere sprechi, diseconomie e inefficienze in tutta la sanità, per un migliore accesso alle cure. Ma proprio perché è stato l’assessore Martorano a rilevare che la manovra dei tagli e della riorganizzazione del sistema sanitario non si conclude con il “pacchetto” approvato ed è più complessiva e determinerà altre scelte non più rinviabili, il confronto – secondo la Consulta – diventa sempre più necessario e fondamentale a definire tutti gli elementi di quello che sarà il servizio sanitario regionale del 2011.
Di qui il nuovo appello all’assessore Martorano e al presidente De Filippo, raccogliendo l’invito del capogruppo del Pd on. Vincenzo Viti, ad uno sforzo di consultazione che però non conceda nulla al formalismo, di cui non c’è alcun bisogno, e senza sottrarsi a quella che abbiamo definito un’ “operazione verità” sui conti della sanità lucana che vanno resi noti nella loro interezza”.
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