“La sfida per il neo Assessore alla Salute, Attilio Martorano, la Giunta Regionale, le due Aziende Sanitarie provinciali e l'A.O. San Carlo: combattere sprechi, diseconomie e inefficienze in tutta la sanità, per un migliore accesso alle cure”. E' quanto sottolinea l'Anisap (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private) Basilicata che, in un comunicato stampa, propone un «patto di solidarietà» con regole certe e chiare, e con modalità e tempi da definire, tra Governo, Regioni e tutti i fornitori del Ssn per «un nuovo modello organizzativo per la rete delle strutture di laboratorio e, successivamente, un riordino dell’intera rete delle strutture ambulatoriali accreditate pubbliche e private. Il modello – evidenzia l'Anisap Basilicata – dovrà rendere compatibile la rete per l’erogazione delle prestazioni specialistiche, l’esigenza di contenere e razionalizzare i costi ed armonizzare la spesa con le disponibilità assegnate all’espletamento della specifica funzione sanitaria. Riteniamo positivo che il ministero alla Salute – continua l’Anisap Basilicata – renda noti i criteri di valutazione dell'efficienza e che stia studiando nuove forme di accreditamento delle strutture sanitarie. A riguardo vogliamo confermare la nostra disponibilita' a dare un contributo concreto''.
Per l’Anisap Basilicata, inoltre, “la necessità di dare una svolta nelle politiche sanitarie nella nostra regione, riprendendo la concertazione che ha prodotto nel dicembre 2009 la firma dell’ intesa che definisce la nuova manovra contrattuale per l’erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali per il prossimo triennio 2010-2012, è ancora più forte alla luce dei risultati della commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, presieduta dal sen. Ignazio Marino. La Basilicata si colloca esattamente a metà tra le Regioni “più virtuose” (Toscana ed Emilia innanzitutto) e quelle alle quali è stata attribuita dalla stessa Commissione la “maglia nera” (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria) a conferma che c’è ancora molta strada da fare per migliorare gli standard di qualità di servizi e prestazioni del sistema sanitario regionale e per ridurre gli sprechi”. Per l’Anisap, “ci sono dunque le condizioni per avviare quella nuova “stagione della sanità lucana” per la quale l’Anisap sta lavorando da tempo: concentrare ed incrementare il livello quantitativo delle prestazioni offerte dalle singole strutture maggiormente presenti sul territorio è certo necessario per migliorarne la qualità e l’economicità dell’offerta, ma non bisogna dimenticare che la nostra Regione presenta specificità territoriali che non possono non essere tenute in debita considerazione”.
(bas – 04)