Rosa (Pdl): “Massima trasparenza nei concorsi”

Il consigliere regionale, attraverso un'interrogazione, chiede che sia sospeso il bando per l’assunzione di sei diversamente abili e indetto uno nuovo

“Il lavoro, oltre a nobilitare l’uomo, è anche fonte di sopravvivenza e di integrazione sociale, specie per quelle categorie definite protette, ove l’accesso all’attività lavorativa risulta difficile se non impossibile ai molti. Bene a fatto il legislatore nazionale a prevedere opportuni canali per favorire queste vere pari opportunità, bene fanno gli enti ad applicare queste normative quanto più possibile. Ma, dato la delicatezza della questione, credo che i metodi, le selezioni, le scelte devono essere improntate alla massima trasparenza e, anche, basate sul massimo dell’umanità”.
Lo sostiene il consigliere regionale, Gianni Rosa (Pdl), il quale ricorda che “la Regione Basilicata ha indetto un concorso pubblico per sei unità di personale di categoria B 1, diversamente abili, con mansioni operative, nello specifico, quali la riproduzione di documenti, trascrizione di note, provvedimenti con l’utilizzo di sistemi informativi, gestione degli archivi, schedari e similari, utilizzo di strumenti informatici, fax, fotocopiatrici e similari”.

“In questo concorso – spiega Rosa – i criteri per la formulazione della graduatoria dei partecipanti sono rappresentati dal reddito (certificazione Isee), carico di famiglia e percentuale di invalidità previste dal D.p.r. numero 246 del 1997. Le graduatorie così stilate hanno l’unico scopo di definire la cronologia da seguire per la prova pratica ed orale. Infatti, la valutazione della commissione rispetto alla prova pratica-orale risulta essere determinante per la scelta del candidato. Da sottolineare che l’orale si concretizza in un colloquio sulle seguenti materie: nozioni di diritto regionale, diritti e doveri dei dipendenti pubblici, codice di comportamento e profili di responsabilità del dipendente pubblico, il che a parere del sottoscritto – aggiunge Rosa – non è consono al lavoro specifico per il quale i candidati hanno presentato domanda”.

“Tali concorsi – continua il consigliere regionale – hanno la particolarità che terminano quando sono individuate le ‘risorse umane’ da collocare”. Rosa riporta un esempio: “Se i posti sono 6 e i candidati 150, si procede alla selezione fino a quando la commissione non ritiene di aver individuato tutte le unità; quindi, la prova selettiva si interrompe. Così facendo, gli altri candidati non avranno l’opportunità di concorrere alla selezione. Questo modo di procedere – a parere di Rosa – comporta alcune considerazioni, prima fra tutte la disuguaglianza di trattamento per tutti gli altri iscritti che potrebbero essere anche più idonei”.
“Personalmente – prosegue l’esponente del Pdl – credo che per questa mansione sia utile conoscere maggiormente l’utilizzo delle tecnologie più che le fonti del diritto amministrativo. Ecco perché, tra l’altro, ho presentato un’interrogazione chiedendo la sospensione del bando e l’indizione di un altro con criteri di selezione per la prova orale più consoni all’attività lavorativa prevista, con la previsione che la valutazione sia estesa a tutti i candidati che risultano iscritti nella graduatoria regionale”.

“Spero – aggiunge Rosa – che questa volta il presidente della Giunta, Vito De Filippo, accolga la mia richiesta e le mie motivazioni che sono alla base di tale interrogazione. Cioè dare la possibilità a tutti gli iscritti alla lista regionale di poter essere selezionati con criteri più trasparenti, chiari e su materie adeguate alla mansione richiesta. Se la Giunta regionale vorrà procedere lo stesso, si assumerà le responsabilità etiche e morali di aver sancito, di fatto, una ‘ingiustizia’. In tal caso è opportuno – conclude – che gli uffici competenti informino il sottoscritto tempestivamente sulle date delle prove affinché possa essere presente durante la selezione pubblica”.

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