Rosa e Pici su striscioni antiriforma Gelmini Teatro Stabile

Per i consiglieri del Pdl “ogni protesta o dissenso democratico deve rispettare le norme del decoro e del rispetto civile verso luoghi e persone”

“Salvo il diritto di protestare, sempre con toni e maniere civili ed il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni; ci sorprendono, però gli striscioni anti-riforma universitaria che sono stati posti sulla balconata del Teatro Stabile, nella centralissima Via Pretoria di Potenza, con tanto di vistosa stella rossa di sovietica memoria. Ancora più ci sorprende che il sindaco della città capoluogo di Regione, Vito Santarsiero, così attento al decoro urbano e da sempre sensibile sia alla cultura che ai luoghi ove si fa cultura, non li abbia fatti rimuovere”. E’ quanto affermano i consiglieri del Pdl, Gianni Rosa e Mariano Pici che, aggiungono “bisogna desumere, quindi, che il Sindaco di Potenza abbia concesso un’autorizzazione a poter utilizzare il principale teatro della Basilicata quale simbolo della protesta anti Gelmini, il che sarebbe poco consono ad un’istituzione culturale”. “Oppure – proseguono i consiglieri – tollera tutto questo semplicemente perché, svestendosi del ruolo di primo cittadino, prende le vesti del politico di sinistra pronto a strumentalizzare qualunque segno di protesta, qualsiasi dissenso, ogni occasione per cercare di alimentare un clima quanto più sfavorevole al Governo in carica”.

“In tutta franchezza – concludono Rosa e Pici – dubitiamo che il sindaco Santarsiero avrebbe tollerato di vedere uno striscione di protesta contro la Regione Basilicata o la sua amministrazione di qualunque movimento o gruppo; ed avrebbe fatto bene perché ogni protesta o dissenso democratico deve rispettare le norme del decoro e del rispetto civile verso luoghi e persone. Un principio che, purtroppo, è sempre smentito dai partiti di sinistra che, fedeli al motto ‘il fine giustifica i mezzi’, sono pronti anche a fomentare, amplificare e sostenere comportamenti inurbani anche noncuranti di possibili derive pericolose nei confronti cose e persone”.

    Condividi l'articolo su: