Romaniello su decisione Governo di impugnare legge regionale

Il capogruppo di Sel in Consiglio regionale ricorda di aver votato contro la modifica della Disciplina degli interventi per i lucani all’estero che viene contestata dal Consiglio dei Ministri

In relazione alla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale di modifica della LR 16/2002 (Disciplina generale degli interventi in favore dei lucani all’estero), il capogruppo di Sinistra, Ecologia e libertà in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, evidenzia di aver votato in Consiglio contro la stessa legge regionale. “Ho ravvisato e sollevato in aula innanzitutto – precisa Romaniello – una questione di inopportunità politica perché l’impegno a ridurre i costi della politica, a partire da enti, società, organismi consiliari, non può essere contraddetto da atti e provvedimenti difformi, né si può essere sostenitori a giorni alterni della necessità di risparmi da indirizzare per altri settori specie del welfare.

“La mia posizione contraria è dovuta inoltre ad aspetti di merito e quindi di natura tecnica: non mi pare possibile equiparare il presidente di una Commissione (che come è noto non è un consigliere regionale) ad un consigliere regionale sia per le missioni all’estero che per quanto riguarda il rimborso spese per recarsi dalla sede di residenza a quella di lavoro, rimborso invece che deve essere legato alle effettive attività e riunioni ufficiali svolte. Per questo ritengo che alla fine la legge regionale di modifica della LR 16/2002 – conclude Romaniello – sia risultata una normativa pasticciata al punto da meritarsi i rilievi del Consiglio dei Ministri da cui però, certamente, non possiamo accettare lezioni sulla riduzione dei costi della politica in quanto è sin troppo noto ed evidente dove si annidano i privilegi della casta”.

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