“I dati pubblicati dall'istat sulla condizione delle famiglie italiane e quindi quelle lucane relativi al 2008 non solo non ci devono meravigliare, ma dovrebbero molto far riflettere chi, preso a difendere sè stesso, o peggio ancora, come hanno fatto alcuni in questi giorni lanciando vuoti appelli finalizzati solo a nascondere la propria inadeguatezza nell'esercizio delle passate o ancora presenti funzioni,non si sono accorti che nel 2009 si è ulteriormente aggravata le condizione generale delle famiglie, specie nel Mezzogiorno”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Giannino Romaniello, presidente del Ccipl. “Infatti – aggiunge Romaniello – i dati relativi al 2009 sono ancora piu' pesanti come si evince dai dati disponibili per la Basilicata, che ci confermano il consolidamento della situazione di difficolta' del settore primario con un aggravamento delle crisi industriali aperte tanto da portare il numero dei lavoratori in mobilita' in deroga al di sopra di 1500 unita' e quelli in cig sempre in deroga sopra le cinquecento unita'. A questi dati bisogna aggiungere le mobilita' ordinarie e la cigs per cessazioni o crisi. Basti pensare che solo le ultime quattro aziende di grandi gruppi extraregionali che hanno chiuso fanno 600 unita'. In totale siamo intorno alle 4.500 persone che hanno perso il lavoro senza contare la perdita nelle piccolissime aziende e quelle derivanti dalla scadenza di contratti atipici.
La condizione complessiva della Regione, in presenza di un mercato del lavoro che ha fatto registrare l'immissione di oltre 2000 nuovi disoccupati senza contare minimo altri cinque/seicento negli indotti, non puo' che essere ulteriormente peggiorata. Di fronte ad un quadro cosi determinatosi, necessita una risposta non di fase, ma straordinaria con un maggior protagonismo di tutti ed in particolare del mondo delle imprese che non hanno colto tutte le opportunita' offerte, ma dato risposte troppo tradizionali alla crisi determinatasi. Urge, quindi, un innalzzamento della qualita' delle funzioni di ognuna delle parti, compreso le strutture tecnico burocratiche di tutti gli enti a partire dal livello regionale che troppo spesso, vivono l'attuale fase con un approccio troppo classico e tradizionale. Il 2010 – conclude Romaniello – inizi con spirito diverso ed assumendo tutti il tema del lavoro, della sua qualita' e difesa come il punto centrale su cui misurare la coerenza e l'azione quotidiana di tutti coloro i quali hanno resposabilita' pubbliche”.
(bas – 04)