Per l’esponente del Pdl “sulla cosiddetta nuova governance dell’acqua è tempo di passare dalla politica degli annunci a quella dei fatti”
“Un Osservatorio regionale sull’acqua ad Acerenza”. E’ la proposta presentata dal consigliere regionale del Pdl Franco Mattia nel corso di un convegno promosso lunedì scorso ad Acerenza dal Pdl con la presenza del sottosegretario di Stato sen. Guido Viceconte. “L’Osservatorio – dichiara Mattia – dovrebbe avere compiti di ricerca sulla quantità e la qualità dell’acqua nel territorio regionale e di studio degli aspetti tecnici, economici e sociali del ‘mercato’ dell’acqua; di definizione degli strumenti e delle azioni al fine di ridurre gli sprechi ed impedire l’inquinamento dei corsi d’acqua; di monitoraggio dell’attuazione del programma di lavori degli schemi idrici Basento-Bradano, (oltre che del ‘Distretto G’- Marascione) finalizzati al miglioramento dell’irrigazione dell’Alto Bradano e degli altri comprensori irrigui della regione; di coordinamento delle attività degli enti e degli organismi che hanno competenze specifiche per il programma delle opere idriche ed irrigue. Uno strumento per accelerare il processo di riforma del sistema di gestione delle risorse idriche lucane”.
Secondo Mattia “ci sono due questioni distinte e allo stesso tempo strettamente collegate tra loro: lo stato quali-quantitativo delle acque superficiali in Basilicata che presenta situazioni di rilevante criticità anche per la carenza di adeguati interventi di manutenzione a monte; la necessità di superare, definitivamente e in tempi brevi, la sovrapposizione di competenze e funzioni che si registra tra i troppi enti in attività sul nostro territorio (Eipli, Acqua spa, Aql, Autorità d’Ambito regionale ed Autorità d’ambito interregionali, Consorzi di Bonifica)”. “I risultati di indagini scientifiche specifiche – sottolinea il consigliere del Pdl – hanno rivelato un significativo impatto antropico presente già nella parte alta della rete idrografica. Tutto ciò conferma la necessità di predisporre un piano straordinario di difesa dei bacini fluviali e degli invasi contando anche sui 12 milioni di euro della Regione Basilicata provenienti dalla vendita alla Regione Puglia delle quote possedute in Acquedotto Pugliese con il duplice obiettivo di tutela delle risorse idriche e di nuova occupazione. Di qui la proposta di investire l’Eni, nell’ambito del protocollo di intesa in fase di aggiornamento, per indagini di ricerca sulle sorgenti e di salvaguardia delle stesse dall’attività propria della compagnia petrolifera (e di tutte le altre) per la ricerca di idrocarburi”.
“Le perforazioni per accertare la presenza di idrocarburi nel sottosuolo lucano hanno consentito infatti all’Eni di raccogliere informazioni sull’esistenza di falde acquifere, sulla loro entità e sul tipo di acqua contenute, informazioni che – afferma il consigliere del Pdl – risultano particolarmente utili anche per la Regione Basilicata”. “Insieme all’Eni – continua Mattia – anche l’Enea, l’Università degli studi, centri e istituti specializzati devono occuparsi dei problemi di ricerca e tutela delle nostre risorse idriche”.
“Sulla cosiddetta nuova governance dell’acqua è tempo di passare dalla politica degli annunci – dichiara Mattia – a quella dei fatti”. L’annuncio del Presidente della Giunta De Filippo di insediamento di un Comitato per la stesura di un disegno di legge che dovrà definire, nel giro di sei mesi, un nuovo sistema idrico regionale presuppone che oltre ad un lavoro di concertazione che coinvolga i Dipartimenti regionali competenti, Autorità di Bacino, Aato, Acquedotto Lucano, Acqua Spa e Consorzi di Bonifica, si avvii un confronto sereno, soprattutto scevro da atteggiamenti di inutili e dannose gelosie, con l’Eipli che, dopo mezzo secolo di attività al servizio principalmente del mondo agricolo di tre regioni del Sud, non ha più nulla da dimostrare per efficienza, esperienza, servizi tecnologici, a differenza, invece, di enti ed organismi lucani creati più di recente. L’Ente Irrigazione, è il caso di ricordare, è titolare di rilevanti programmi per la realizzazione e la gestione degli schemi irrigui meridionali”.
Mattia, infine, ha rinnovato la sollecitazione alla Giunta Regionale di “portare a termine, rapidamente, gli adempimenti amministrativi e tecnici per consentire la prosecuzione dei lavori del ‘Distretto G’ Marascione, che dispongono di un finanziamento di 200 milioni di euro, bloccati da tempo per gravi inadempienze della Giunta”.