"Il problema dei rifiuti a Potenza, esploso per l’ennesima volta in pochi anni, evidenzia sempre di più la mancanza di una programmazione organica tra il Comune capoluogo, l’Amministrazione provinciale e quella regionale".
Lo sostiene in una nota il capogruppo Pdl al consiglio comunale di Potenza Fernando Picerno che, anche sulla scorta delle affermazioni rese al Tg3 regionale dal sindaco Santarsiero, ribadisce quanto il PdL sostiene da tempo e cioè che in una regione di soli 600.000 abitanti, il problema dello smaltimento dei rifiuti deve essere affrontato su base sovra comunale organizzando il territorio regionale in bacini comprensoriali ed individuando per ciascuno di essi un idoneo sito da dotare dell’impianto più adatto alle esigenze di quella zona.
"Un opportuno coordinamento tra il Comune di Potenza, la Provincia e la Regione, sostiene Picerno, avrebbe probabilmente prodotto la ripresa dell’attività dell’inceneritore che negli ultimi anni, nonostante vari interventi di adeguamento, ha incenerito esclusivamente ingenti risorse economiche.
Nel frattempo, mentre gli enti competenti hanno rilasciato varie licenze per aprire discariche private, quella di Pallareta, che avrebbe dovuto raccogliere le sole ceneri provenienti dall’inceneritore di Potenza, si è saturata con i rifiuti indifferenziati di Potenza e di alcuni comuni del suo hinterland costringendo ora i nostri amministratori ad escogitare altre soluzioni. La situazione in cui oggi è ridotta Potenza è semplicemente mortificante. A fronte dei recenti cospicui aumenti della tassa sui rifiuti, la città è più sporca ed i nostri amministratori sono costretti ad elemosinare la concessione dello sversamento di alcuni quantitativi di rifiuti nelle discariche della provincia di Matera dove, peraltro, le locali popolazioni non sembrano accondiscendenti.
In questo delicato contesto, conclude il capogruppo del PdL, è difficile prevedere quando la nostra città tornerà pulita. Di certo c’è solo che anche la soluzione individuata, laddove dovesse risultare praticabile, non potrà che essere momentanea e che occorre da subito predisporre un piano di più ampio respiro per incrementare la raccolta differenziata per ridurre la massa indifferenziata e smaltire quest’ultima nel modo meno impattante possibile per tutelare la salute di tutti i lucani ed evitare ulteriori lievitazioni dei costi del servizio".