Pubblico impiego: Fp Cgil, nessun vantaggio da accordo

“L’accordo separato sui salari di produttività nel pubblico impiego siglato ieri da Cisl e Uil non porta nessun beneficio per i lavoratori pubblici”. Lo afferma il segretario della Fp Cgil lucana, Angelo Summa. “Ci vuole coraggio a sostenere che con questo accordo le condizioni dei lavoratori pubblici sono migliorate, considerato – sostiene -che gli effetti negativi prodotti dalla legge Brunetta e dalla manovra economica rimangono inalterati: rimane il blocco della contrattazione nazionale e decentrata che contrasta con l'obiettivo della maggiore efficienza e la correlata totale assenza di risorse, non si procede alle elezioni delle Rsu che rappresentano una ferita per il tessuto democratico nella Pubblica Amministrazione e non si affronta il problema della precarietà”.
“Come si fa a vendere questo accordo affermando che è una intesa risolutiva degli effetti negativi sui pubblici dipendenti ? Come si fa a sostenere che questo accordo mette fine alla spirale di norme unilaterali e rilancia le relazioni sindacali? Con l’accordo sottoscritto Cisl e Uil – aggiunge Summa – delegano alla parte datoriale la stipula di un accordo quadro per la definizione del sistema delle relazioni sindacali in linea con le modifiche introdotte dalla legge 150/2009 continuando ad avvallare, quindi, il modello normativo e contrattuale imposto dal Ministro Brunetta. Tutto questo nella sostanza significa che Cisl e Uil rinunciano al rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e alla contrattazione integrativa che, invece, con le azioni sindacali e giudiziarie la CGIL stava conservando fino al prossimo rinnovo contrattuale. Se Cisl e Uil sono così convinte che con questo ennesimo accordo separato le condizioni dei lavoratori pubblici sono migliorate, si sottoponga il suo contenuto a referendum”.
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