PROVINCIA PZ:MORERO(CPR), LA SANITÀ NON PIACE AI CONSIGLIERI

Per il consigliere Giuseppe Morero, capogruppo del Cpr (Centro popolare riformista), i lavori di ieri nel Consiglio provinciale di Potenza sono “una vera lezione di cosa in democrazia non dovrebbe mai avvenire”.
“E’ pur vero che da ingenuo cittadino, politico e medico – spiega Morero in un comunicato – credevo di poter portare all’attenzione della classe politica provinciale la tanto temuta patata bollente dei” tagli alla Sanità” lucana”.
“Ma, senza divagare ( perché devo supporre che forse è stata questa la motivazione del togliermi in consiglio la parola ed ogni possibilità di esporre i punti dolenti sui tagli) in un clima politico e una nazione politica che vanta un governo basato sui principi fondamentali della democrazia, il capogruppo del Pd, ligio al dovere di difendere a tutti i costi la politica regionale, al momento del mio intervento, nel quale avrei solo dovuto esporre i punti – ribadisce il consigliere provinciale – sui quali porre attenzione, esaminandoli poi in seguito in un altro Consiglio, non mi ha dato la possibilità, sempre “democraticamente” di parlare.
Ma la cosa più vergognosa è stata il lento ma continuo defilarsi di vari Consiglieri non appena si è finito di discutere sui punti per loro importanti quali l’approvazione del bilancio Apofil.
E’ vergognoso oggi, constatare, come il fare politica sia diventato il teatrino delle marionette dove ognuna di loro aspira di volta in volta a diventare l’attore o l’attrice protagonista della scena più comunicativamente mediaticamente forte.
Ma, allora, guardando queste rappresentazioni teatrali, mi domando dove sia finita la vera politica? Dov’è finita la politica quella che si interessava ai problemi veri della gente?
Forse, la nostra classe politica crede che un tema come quello del diritto alla salute sia un tema da poco?
O forse come sostiene l’assessore Martorano ( in una sua intervista) pensano che questa bufera che noi medici abbiamo sollevato sui tagli alla sanità sia solo per tutelare i nostri interessi?”
Continua Morero: “proprio oggi sulla stampa locale è uscito un articolo dove un paese come S. Chirico Raparo ha un medico di base che risiede in altro comune e che i suoi abitanti per la maggior parte anziani, sono costretti a rivolgersi al medico di Castelsaraceno, che, al mattino, dà la sua reperibilità telefonica da oggi cancellata.
Forse ai miei colleghi Consiglieri, oggi, già un po’ annoiati da un Consiglio lungo e che aveva loro sottratto tempo prezioso per altre incombenze, tutto ciò non interessava. Non interessava se i nuovi tagli tolgono la possibilità ai cittadini di S.Chirico, e non solo a loro, di usufruire del medico tramite la reperibilità telefonica o mediante la possibilità di fare medicina del territorio e avere l’opportunità, se pur scomoda di servirsi del medico di Castelsaraceno pur tra mille difficoltà.
Cari consiglieri provinciali e politici lucani, mi auguro che non possiate mai avere bisogno di una consulenza medica telefonica, perché se così fosse, ricordate che dovrete d’ora in avanti mettervi in fila al Pronto Soccorso o chiamare il 118 e sperare – conclude Morero – che qualcuno risolvi presto i vostri problemi, visto che come voi tanti cittadini dovranno ingolfare le lunghe ed inevitabili file d’attesa al Pronto Soccorso anche solo per un raffreddore”.
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