“Andiamo spesso in apnea per l’ingente quantità di spazzatura che siamo in grado di produrre e perché ancora incapaci di gestirla al di fuori di sistemi vecchi e dichiaratamente inappropriati. Abbiamo bisogno di far impennare il tasso della differenziata, se vogliamo salvaguardare il nostro ecosistema ma soprattutto se non vogliamo affogare nell’immondizia, eppure l’ostinato ricorso all’indistinta discarica resta il più alto. A distanza di mesi dall’ultima iniziativa di questa minoranza sull’emergenza rifiuti e che denunciava le medesime contingenze, spiace prendere atto dalle cronache che, nella sostanza, nulla o poco si è modificato”.
E’ quanto afferma il coordinatore di Gruppi di minoranza alla Provincia di Potenza, Aurelio Pace.
“Leggiamo ancora – dice Pace – di lobby delle discariche e della crescita dei prezzi imposti ai comuni anche più alti delle nostre previsioni. Verifichiamo che da più parti la nuova catena di smaltimento continua ad uscire fuori registro. Evidenziamo come la pubblica Amministrazione tutta arranca e non riesce a fare sistema. Certo, se tutte queste operazioni fossero svolte in coordinazione e nel rispetto di un cronoprogramma sostenibile, saremmo già ad una situazione diversa e migliore. Com’è altrettanto evidente che, sebbene sulla carta la via d’uscita sia tracciata dal Piano provinciale, questo non riesca a subire la doverosa accelerazione. Dove il meccanismo non funziona. Nel monitoraggio che avevamo chiesto e che non si è mai fatto? Nei maggiori controlli che la polizia provinciale potrebbe svolgere nelle discariche, perché corpo giudiziario in materia ambientale? O perché c’è qualcuno in cerca di sconti sulle proprie responsabilità?
Questa opposizione – prosegue – non intende giustificare nessuno degli attori coinvolti in tale situazione e ribadisce come la catena di smaltimento alternativo dei rifiuti funziona solo se ogni segmento fa la propria parte senza ritardi, accavallamenti inutili, intoppi. La Regione dovrebbe dotare la Provincia di competenze vere, intervenire per calmierare i costi dello sversamento in discarica per le Amministrazioni locali, erogare i fondi necessari perché l’infrastrutturazione del nuovo e la riconversione del vecchio siano realtà nel più breve tempo possibile. Alla Provincia – conclude il coordinatore – spetterebbe il compito, quello sì di lobby, di fare pressione perché i finanziamenti necessari arrivino nelle sue casse, salvo poi non farli ammucchiare inutilmente ma utilizzarli per l’attuazione del Piano e i Comuni dovrebbero aumentare la raccolta differenziata. Solo così sarà possibile evitare che i dazi imposti alle amministrazioni locali diventino tasse più salate per i cittadini. Solo così si potrà definitivamente colmare quello che ora è un vero e proprio vuoto politico, legislativo e di controllo”.
BAS 05