Sono stati approvati a maggioranza, con il voto contrario della opposizione, il piano di programma 2010, il bilancio di previsione annuale e il pluriennale 2010-2012 dell'Apof-Il, nel corso della seduta di Consiglio provinciale che si è svolta oggi.
“Una manovra – ha affermato l’assessore alle Politiche per il lavoro Vitantonio Rossi – coerente con i dati del bilancio del Consiglio provinciale e che ammonta a circa 10,5 milioni di euro totali, derivanti dai 4,5 milioni dell’intesa siglata con la Regione Basilicata nel gennaio 2009 per il triennio 2008-2010 e dai 6,6 milioni per il 2010 destinati alla formazione continua e altre attività dell’Agenzia. Tra queste, vi sono, ad esempio, il progetto “Match” e un programma da attuarsi con la Regione e il Ministero della Giustizia per l’inclusione sociale di soggetti disabili e svantaggiati”.
L’assessore Rossi ha, inoltre, sottolineato il risparmio annuo di circa 62 mila euro per le spese di funzionamento degli organi dell’Apof-il ottenuto grazie alla riduzione dei membri del Consiglio di amministrazione da sei a tre, l’istituzione del revisore unico al posto di quello collegiale, la rideterminazione dei compensi ai componenti il Cda, l’attribuzione del servizio di cassa al tesoriere della Provincia e la previsione di un contratto di servizio per regolare i rapporti tra Ente e Apof-il. “Risparmio – ha affermato Rossi – che sarà di 300 mila euro nel corso del mandato: queste risorse saranno così utilizzate per dare risposte più concrete ai bisogni dei cittadini”.
Nel suo intervento, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha spiegato che l’Ente sta lavorando per dare maggiore ordine sia ai conti, sia alle attività di programmazione dell’Apof-Il, anche perché il tempo trascorso dalla legge 33 del 2003 ha trasformato le disponibilità finanziarie e il sistema produttivo e sociale. “C’è un confronto aperto con la Regione Basilicata per il trasferimento di 3 milioni di euro entro il 31 dicembre, mentre nei prossimi mesi si avrà un nuovo riparto di fondi con il Po Fesr 2007-2013 – ha aggiunto Lacorazza – così come proposto nel Comitato di sorveglianza. L’innalzamento della qualità dei servizi e il miglioramento della macchina amministrativa rappresentano le direttrici su cui lavorare per fornire risposte alla valorizzazione delle competenze e delle esperienze maturate nell’Agenzia. La Provincia di Potenza è pronta ad attuare non solo i programmi di inclusione sociale e di ammortizzatori sociali, ma anche le linee programmatiche di rafforzamento della cittadinanza scolastica (in particolare, pluri-classi e disabilità) e di innalzamento complessivo delle competenze per definire una nuova governance attraverso i Patti formativi locali, il cui valore è rappresentata dalla centralità del cittadino, degli enti locali, del territorio e delle imprese”.
Sulla importanza della razionalizzazione dei costi della politica dell’Apof-Il si sono soffermati i capigruppo Vittorio Prinzi (Idv), Antonio Rossino (Ps), Tommaso Samela (Pd) e Domenico Carlomagno (Pu), plaudendo alla nuova missione e riorganizzazione dell’Agenzia, per il cui rilancio si dovrebbe puntare sui settori dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro, attraverso una proficua collaborazione con la Regione e un collegamento più diretto tra formazione e lavoro.
Mentre, sulla ulteriore misura di riorganizzazione della segreteria dell’Agenzia e di utilizzo di un automezzo per liberare risorse destinate ad altri interventi di maggiore necessità, si è espresso il capogruppo Ivan Santoro (Sel), che ha sottoposto il problema in commissione, “in modo da utilizzare in maniera più equa i già limitati fondi destinati all’Apof-Il”.
Di tenore opposto gli interventi della minoranza, a partire da quello del capogruppo Aurelio Pace (Gruppo misto) che ha puntato il dito contro “i 7 milioni di euro di debiti dell’Agenzia, la quale finora non ha svolto una formazione adeguata” e contro “la Regione Basilicata che non trasferisce i fondi stabiliti dalla legge 33 del 2003” e ha proposto di “tutelare le sedi periferiche dell’Apof-Il e di riorganizzarla in modo tale che sappia intercettare il lavoro di domani”.
Infine, hanno posto il problema di un migliore collegamento tra formazione e mondo del lavoro anche i consiglieri Antonino Capuano e Michele Destino (Pdl) e Giuseppe Morero (Cpr), “in modo da poter dare risposte ai 30 mila giovani andati via alla ricerca di un’occupazione”.
(r.a.)
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